Logo image
Logo image

Fare esercizio fisico migliora le difese immunitarie?

3 minuti
In questi giorni di quarantena, sono in molti a chiedersi se fare esercizio fisico aiuta a migliorare le difese immunitarie. Cercheremo di rispondere a questa domanda.
Fare esercizio fisico migliora le difese immunitarie?
Ultimo aggiornamento: 27 maggio, 2020

La pandemia provocata dal coronavirus ha sconvolto la vita di tutti i giorni e sta generando dubbi che non avevamo prima. Uno di questi è se fare esercizio fisico migliora le difese immunitarie. La domanda è lecita, ma una cosa è certa: dobbiamo rispettare la quarantena perché siamo di fronte ad una grave infezione.

Il virus COVID-19 è un ceppo della famiglia dei coronavirus che ha iniziato a diffondersi nella città cinese di Wuhan e in seguito si è diffuso in tutto il mondo. In alcuni stati è stata dichiarata la quarantena obbligatoria e altri hanno imposto rigorose restrizioni alla circolazione delle persone.

La raccomandazione per l’intera popolazione mondiale è quella di rimanere a casa. L’obiettivo è ridurre la circolazione delle persone, rallentando così la circolazione del virus. In questo modo si risparmia tempo e si cerca di diminuire il contagio, poiché altrimenti potrebbe far crollare molti sistemi sanitari.

Sono molti i suggerimenti sulle cose da fare per aumentare le difese immunitarie. Uno di questi è fare esercizio fisico in casa. In questo articolo, esploreremo le teorie a favore e cercheremo anche di capire quali sono gli esercizi davvero efficaci in questo senso.

La relazione tra esercizio fisico e difese immunitarie

L’azione dello sport sul sistema immunitario non è ancora chiara. Anche se si tende a pensare istintivamente che si tratti di un fattore protettivo, non è sempre così ovvio.

I benefici dell’esercizio fisico di solito si manifestano quando l‘attività viene effettuata regolarmente e ad intensità moderata, ma non è sempre così. Ci sono casi in cui l’esercizio fisico aiuta a migliorare le difese immunitarie, ma è essenziale anche conoscere il meccanismo per farlo correttamente.

Some figure
La prima teoria sostiene che lo sport aiuta la circolazione dei globuli bianchi. Aumentando il loro movimento nel corpo, possono raggiungere più rapidamente le zone che ne hanno bisogno.

Un’altra teoria indica che lo sport genera un cambiamento della temperatura corporea. L’esercizio fisico provoca cambiamenti immediati che aumentano la temperatura corporea a causa della generazione di calore e dell’energia in eccesso che si perde. In questo senso, si comporta un po’ come la febbre.

Infine, la terza teoria sostiene che i benefici derivino dalla riduzione dello stress. L’esercizio fisico riduce la secrezione degli ormoni legati allo stress, che potrebbero favorire la funzione del sistema immunitario. Come vedremo più avanti, questa teoria spiegherebbe perché praticare esercizio fisico in modo intenso sia controproducente per le difese immunitarie.

Cosa succede nel corpo?

Esistono due tipi di esercizio fisico: moderato e intenso. L’esercizio moderato consiste in un’attività compresa tra 30 e 40 minuti, a giorni intermedi. Quello intenso è l’allenamento sportivo prolungato e con poche pause.

L’esercizio fisico moderato garantisce il massimo beneficio per le difese immunitarie. Gli stimoli che vengono prodotti nel corpo quando si pratica lo sport in questo modo si traducono in una risposta immunitaria che si configura come una compensazione per il dispendio energetico generato dall’esercizio fisico. Se questo tipo di esercizio rimane costante nel tempo, il sistema immunitario diventa sempre più resistente.

Con l’esercizio ad alta intensità, succede l’esatto contrario. Questo tipo di attività è stressante per il corpo, anche se la persona sente di apprezzarla. Lo stress, in questo caso, deriva dallo sforzo che il corpo subisce dall’allenamento.

Il risultato finale sarà un calo delle difese. La teoria alla base di ciò è che i globuli bianchi migrano massicciamente nel tessuto muscolare per riparare la fatica, piuttosto che prendersi cura delle infezioni.

Persone anziane sport
Cosa fare per migliorare le difese immunitarie?

In questo momento storico con cui la pandemia causata dal coronavirus ci costringe a rimanere a casa, il nostro consiglio è quello di optare per l’esercizio fisico moderato. Ciò non significa che verrà generata una risposta immunitaria immediata al COVID-19, ma sicuramente vi aiuterà a superare la quarantena.

Insieme all’esercizio fisico, bisogna anche fare attenzione alla dieta per aiutare il sistema immunitario. La dieta deve rimanere equilibrata nonostante la quarantena. Lo stesso deve accadere con il riposo, per cui è importante mantenere la solita routine.

In definitiva, l’esercizio fisico non genera immunità nei confronti del virus, ma vi aiuterà a liberare la mente e a mantenervi occupati durante la giornata. Inoltre, sarà in grado di motivarvi per continuare a praticare sport una volta terminata la quarantena.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Asplund CA, Best TM. Exercise physiology. In: Miller MD, Thompson SR, eds. DeLee & Drez’s Orthopaedic Sports Medicine. 4th ed. Philadelphia, PA: Elsevier Saunders; 2015:chap 7.
  • Jäger, Anneli, and Vijay K. Kuchroo. “Effector and regulatory T‐cell subsets in autoimmunity and tissue inflammation.” Scandinavian journal of immunology 72.3 (2010): 173-184.
  • Rangel Colmenero, Blanca Rocío, Germán Hernández Cruz, and Adrián Geovanni Rosas Taraco. El ejercicio físico y su relación con el sistema inmune. Revista de Ciencias del Ejercicio FOD 5.2 (2009): 37-60.
  • Aguilar, Carolina, et al. Ejercicio y sistema inmune. Iatreia (2006): 189-198.
  • Jiménez, José Moncada. El ejercicio físico y el sistema inmunológico: una revisión de las investigaciones más recientes en este campo. Revista Educación 24.1 (2000): 131-140.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.