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Allenamento piramidale per gli addominali

4 minuti
Il principio alla base dell'allenamento piramidale è che ogni esercizio serve da base per lo step successivo: da qui la rappresentazione grafica con l'immagine di una piramide. Alla base della piramide il punto di appoggio sarà sempre maggiore.
Allenamento piramidale per gli addominali
Ultimo aggiornamento: 17 novembre, 2019

Per ottenere la forma desiderata, una buona opzione è allenare gli addominali secondo l’allenamento piramidale. Si tratta di un metodo che punta a rinforzare la potenza muscolare, a partire dal progressivo aumento del numero di ripetizioni, dell’intensità o della forza esercitata.

Questo tipo di allenamento piramidale offre alcune varianti. La prima è la piramide capovolta: come suggerisce il nome, consiste nel capovolgere il triangolo e iniziare gli esercizi dalla cima, via via scendendo progressivamente fino a raggiungere la base.

Esiste anche la piramide doppia, che consiste nell’eseguire in una sola giornata di allenamento, sia la piramide crescente che quella decrescente.

La scienza dietro gli addominali

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Si tratta di un gruppo di muscoli di maggior interesse dal punto di vista estetico. Oltre a ciò, parliamo dei muscoli incaricati di proteggere un certo numero di organi vitali; oltre a somministrare forza ed equilibrio che permette di mantenere il corpo tonico.

Senza i giusti nutrienti, l’allenamento degli addominali a piramide sarà completamente inutile. Questa zona tende ad accumulare molti grassi, per cui qualunque squilibrio o eccesso improvviso avrà conseguenze evidenti a prima vista.

Bisogni nutrizionali per un addome perfetto

Per tonificare e definire l’addome, è necessario assumere proteine di origine animale, soprattutto quelle del pesce. Tali proteine sono reperibili anche attraverso determinati legumi, come le lenticchie.

Inoltre, è importante poter contare su una solita riserva di fibre, fondamentali per evitare l’accumulo di sostanze di scarto nell’organismo. Sono reperibili in abbondanza in verdure e ortaggi, come asparagi e spinaci, oltre che nella frutta, come l’arancia, il kiwi e la ciliegia.

Non possiamo dimenticare i grassi. Un errore molto comune tra coloro che iniziano ad allenarsi è eliminare del tutto questo elemento.

La confusione è dovuta quasi sempre al fatto che tendiamo a pensare che tutti i grassi facciamo male. La stessa cosa succede con i carboidrati complessi, incaricati di dare energia al corpo, per il suo corretto funzionamento.

Un altro dettaglio importante è la corretta idratazione. La classica frase “l’acqua è fonte vitale” è molto più di semplice retorica. Ciò che invece dobbiamo davvero eliminare del tutto per ottenere -e per mantenere- addominali perfetti, sono le caramelle, le bibite gassate, le farine raffinate e i cibi processati.

Allenamento piramidale: da “meno” a “più” o viceversa

Come già precedentemente menzionato, il metodo dell’allenamento piramidale prevede un aumento progressivo del numero di ripetizioni, di intensità o di forza, fino a raggiunge il massimo livello.

Some figure

Può essere eseguito anche all’inverso (da più a meno) o in modo combinato o doppio. Questo allenamento si può esemplificare nel modo seguente, attraverso i classici esercizi addominali:

  • 6 ripetizioni
  • 8 ripetizioni
  • 12 ripetizioni
  • 15 ripetizioni
  • 20 ripetizioni
  • 15 ripetizioni
  • 12 ripetizioni
  • 8 ripetizioni
  • 6 ripetizioni

Tra una ripetizione e l’altra, bisogna considerare una pausa di 30 secondi. Una variante prevede di partire dal vertice della piramide: con 20 ripetizioni, per poi scendere progressivamente fino a giungere a otto ripetizioni, per poi tornare al punto di partenza.

Allenamento piramidale: esercizi

Per allenare gli addominali con questo allenamento piramidale, è possibile abbinare diversi destinati non solo a questa zona. In effetti, è una tendenza in aumento tra i preparatori atletici, indicare attività che coinvolgono il maggior numero di muscoli possibile per ottenere migliori risultati.

Prima serie

  • Plank: 20 secondi
  • Sollevamento delle ginocchia fino al petto: 6 ripetizioni
  • Plank laterale: 20 secondi per ogni lato
  • Sollevamento delle ginocchia verticale: 6 ripetizioni
  • Sollevamento delle gambe: 6 ripetizioni

Seconda serie

  • Plank: 40 secondi
  • Sollevamento delle ginocchia fino al petto: 8 ripetizioni
  • Plank laterale: 40 secondi per lato
  • Sollevamento delle ginocchia verticale: 8 ripetizioni
  • Sollevamento delle gambe: 8 ripetizioni

Terza serie

  • Plank: 60 secondi
  • Sollevamento delle ginocchia fino al petto: 10 ripetizioni
  • Plank laterale: 60 secondi per lato
  • Sollevamento delle ginocchia verticale: 10 ripetizioni
  • Sollevamento delle gambe: 10 ripetizioni

Trucchi

Per evitare la noia e sulla base del livello di ogni sportivo, gli esercizi di questo allenamento a piramide possono prevedere altri esercizi, come i burpees, le sforbiciate o tergicristallo. Le possibilità sono davvero tante.

Sarà sempre preferibile mantenere l’abitudine di allenarsi questa zona in modo specifico  due volte a settimana piuttosto che ogni giorno. Molte delle persone alla ricerca di risultati immediati, finiscono con il rimanere delusi, sentirsi frustrati e quindi con l’abbandonare l’impresa. Invece, è fondamentale avere pazienza ed essere costanti. 

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.