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Acqua del rubinetto: pro e contro

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Al di là del gusto e delle differenze che ci sono nell'acqua del rubinetto a seconda delle zone, esistono delle caratteristiche comuni a partire dalle quali si può stilare una lista di pro e contro del suo consumo
Acqua del rubinetto: pro e contro
Ultimo aggiornamento: 17 agosto, 2018

L’acqua del rubinetto può arrivare ad essere tanto naturale quanto quella in bottiglia. Nella maggior parte delle città è di ottima qualità, grazie ai controlli che i comuni eseguono regolarmente.

Insomma, spesso il dibattito sui pro e contro dell’acqua del rubinetto è viziato da pregiudizi e false informazioni

Benefici dell’acqua del rubinetto

L’acqua del rubinetto può arrivare ad essere sottoposta a più controlli sanitari dell’acqua in bottiglia. È stato scientificamente provato che i contenitori di plastica sono costruiti a base di policarbonato e PVC, che contengono additivi BPA o Bisfenolo A e possono liberarlo in qualsiasi momento nell’acqua contenuta nella bottiglia.

Inoltre, durante il processo di incenerimento delle bottiglie prodotte con questi materiali vengono liberati nell’atmosfera componenti a base di diossina e furano, che sono potenzialmente cancerogeni.

Generalmente l’acqua del rubinetto viene distribuita attraverso dei tubi, senza consumare energia per l’imbottigliamento ed il trasporto e senza generare inutili contenitori o altri residui.

L’acqua del rubinetto soffre molto meno per le condizioni di immagazzinamento e distribuzione, come le alte temperature, e non ha nessuna data di scadenza.

 

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È anche molto più economica dell’acqua in bottiglia. Si sostiene che possa essere fino a 250 volte più economica, dato che il suo consumo dà luogo a evidenti benefici sia per i cittadini che per l’ambiente.

Diversi studi hanno dimostrato che produrre un litro di acqua in bottiglia di marchi famosi può generare fino a 600 volte più diossido di carbonio che un litro di acqua del rubinetto.

Per non parlare poi di quanta acqua ci vuole – ironicamente – per produrre l’acqua in bottiglia. Per fabbricare una bottiglia d’acqua da mezzo litro, ne occorrono tre, senza contare il consumo energetico del processo di produzione e trasporto della bottiglia stessa. Riciclare è importante, dato che se la bottiglia viene gettata via, e non riciclata, le conseguenze ambientali sono ancora peggiori.

Spesso la plastica delle bottiglie e di altri oggetti va a finire nei nostri fiumi e nei nostri mari, formando enormi isole di residui plastici, che arrivano ai nostri organismi tramite l’alimentazione.

Gran parte della plastica che utilizziamo è composta da contenitori monouso e se non poniamo rimedio a questa situazione, i nostri stessi residui provocheranno danni sempre più gravi.

L’industria dell’acqua ci ha fatto credere che l’acqua in bottiglia sia meglio di quella del rubinetto, ma è solo un mito sociale creato dalla pubblicità e dal marketing.

Svantaggi dell’acqua del rubinetto

Sostanze contenute

Elementi come il cloro o la cloramina si sono sempre usati come disinfettanti e, pertanto, arrivano ai nostri rubinetti. Il cloro è altamente dannoso per la nostra salute, tanto che, per il Consiglio per la Qualità dell’Ambiente degli Stati Uniti, il rischio di ammalarsi di cancro tra le persone che bevono acqua clorata è più alto del 93%.

Questa sostanza è anche in grado di unirsi ad altri composti naturali e formare trialometani, sottoprodotti del cloro che danno luogo alla formazione di radicali liberi nel corpo, i quali causano gravi danni alle cellule.

D’altra parte, la cloramina è invece connessa a problemi respiratori, cutanei, digestivi, dei reni e del sangue.

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Questi sono alcuni degli inconvenienti del bere acqua del rubinetto, che potremmo evitare usando un buon filtro per l’acqua, continuando a fare a meno dell’acqua in bottiglia.

Altre sostanze che possiamo trovare nell’acqua del rubinetto

  • Metalli pesanti: alluminio, piombo, arsenico, cromo…
  • Fluoro: non è solo una forma di prevenzione della carie, ma è anche altamente dannoso per la nostra salute.
  • Pesticidi e erbicidi: non soffriamo per il loro abuso solo nei nostri piatti, ma anche nell’acqua potabile, quando questi elementi contaminanti vengono trascinati dalla pioggia, dalla neve e dai sistemi di irrigazione.
  • Resti di medicinali: le medicine arrivano ai fiumi e ai laghi che riforniscono di acqua le nostre case. Sono resistenti ai trattamenti degli impianti di depurazione, di conseguenza, finiscono nei nostri rubinetti.
  • Isotopi radioattivi: radioattività naturale, centrali e incidenti nucleari o scarichi accidentali nei fiumi. Tuttavia, le conseguenze sono imprevedibili.
  • Composti organici volatili.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.