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Giochi Paralimpici: storia e principali discipline

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I Giochi Paralimpici sono un appuntamento sempre più importante e seguito, con atleti di altissimo livello.
Giochi Paralimpici: storia e principali discipline
Ultimo aggiornamento: 17 ottobre, 2020

Più recenti e meno popolari delle Olimpiadi, i Giochi Paralimpici sono dedicati agli atleti affetti da disabilità fisiche, sensoriali e intellettive. Continuate a leggere per scoprire tutto ciò che bisogna sapere su questo grande evento dello sport mondiale.

Storia dei Giochi Paralimpici

I moderni Giochi Paralimpici sono stati fondati da un medico tedesco di nome Ludwig Guttman. Questo neurochirurgo organizzò la prima competizione sportiva per veterani della seconda guerra mondiale con danni alla colonna vertebrale nel 1948.

Lo scopo di questo neurologo era che le persone con paralisi cerebrale, carenze intellettuali, amputazioni, cecità o paraplegia non solo potessero praticare sport, ma anche partecipare a una competizione internazionale.

Nello stesso anno ci furono giochi internazionali su sedia a rotelle in Inghilterra, i famosi Stoke Mandeville Games, e poco a poco il mondo iniziò a tenere maggiormente conto delle persone con disabilità, sebbene la strada da percorrere fosse ancora lunga.

Prima dei Giochi Paralimpici

Prima della nascita ufficiale di questi giochi, gli atleti con disabilità gareggiavano alle Olimpiadi durante le prime edizioni moderne. Le Olimpiadi furono fondate a Roma nel 1960, con 400 concorrenti provenienti da 23 paesi, tutti atleti sulla sedia a rotelle.

Gli sport praticati in quell’occasione furono atletica, tiro del dardo, pallacanestro, scherma, biliardo, nuoto, tennis da tavolo e tiro con l’arco. L’Italia fu il paese con più vincitori, ben 80 medaglie.

Da allora, i Giochi Paralimpici si sono svolti lo stesso anno delle Olimpiadi, anche se non sempre nella stessa sede. Inoltre, a partire dal 1976 sono stati inclusi atleti con disabilità diverse, non solo quelli sulla sedia a rotelle.

A partire dall’edizione di Seoul del 1988, le Paralimpiadi si svolgono immediatamente dopo la fine delle Olimpiadi, utilizzando le stesse strutture, seppur con alcuni cambiamenti e adattamenti.

Nel frattempo, nel 2001 è stato reso ufficiale il motto “spirit in motion”, ovvero spirito in movimento, che esprime il carattere del movimento paralimpico così come le performance di alto livello degli atleti paralimpici.

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I Giochi Paralimpici hanno diverse categorie in base alla disabilità degli atleti. Inoltre, vale la pena notare che ci sono giochi paralimpici estivi e giochi paralimpici invernali – questi ultimi dal 1976.

Entrambi sono basati sulle regole del Comitato Paralimpico Internazionale (CPI). Per quanto riguarda il logo dei Giochi Paralimpici, la bandiera ha tre “gocce” di colori rosso, verde e blu.

Quali sport competono nei Giochi Paralimpici?

Secondo il CPI, ci sono 10 categorie di disabilità: ai Giochi Paralimpici possono partecipare gli atleti con almeno una di esse. A causa della varietà di disabilità esistenti, i Giochi Paralimpici sono suddivisi in varie categorie.

All’interno della disabilità fisica rientrano quelle legate al tono muscolare, alla gamma dei movimenti passivi, per perdita o carenza di un arto, per bassa statura, per ipertonia, atassia, per atetosi e disabilità visiva. Un altro tipo di disabilità sono quelle intellettuali o cognitive.

Gli sport praticati nei Giochi Paralimpici Estivi sono 22. Molti di loro sono adattamenti delle discipline che competono ai Giochi Olimpici.

Tra questi ci sono atletica leggera, badminton, basket su sedia a rotelle, ciclismo, scherma su sedia a rotelle, calcio a 5, sollevamento pesi, equitazione, judo, nuoto, canoa, canottaggio, rugby su sedia a rotelle, taekwondo, tennis da tavolo, tennis su sedia a rotelle, tiro con l’arco, tiro a segno, triathlon e pallavolo seduti.

Sport esclusivi

Ci sono anche due sport che sono esclusivi dei Giochi Paralimpici Estivi e che non sono così noti: goalball e bocce. Il primo è praticato da atleti non vedenti o ipovedenti e viene utilizzata una palla sonora.

Nel goalball due squadre di tre giocatori si affrontano su un campo cercando di segnare due goal. L’obiettivo è quello di segnare i goal dopo aver lanciato la palla. Gli spettatori devono rimanere in silenzio per tutto il gioco.

Per quanto riguarda le bocce, invece, si tratta di uno sport individuale, in coppia o di squadra, che consiste nel lanciare delle palle e avvicinarle il più possibile alla palla bianca che segna la distanza massima. Nelle Paralimpiadi è uno sport a cui giocano le persone sulla sedia a rotelle con paralisi cerebrale, lesioni cerebrali o grave disabilità fisica.

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Per quanto riguarda i Giochi Paralimpici Invernali, gli sport praticati sono 6: biathlon, curling su sedia a rotelle, sci alpino, sci nordico, hockey sul ghiaccio e snowboard.

Si potrebbe pensare che la parola paralimpico derivi dalle parole “paralisi” o “paraplegia”, ma la verità è che questo prefisso che viene dal greco significa “prossimo” o “simile”. Pertanto, la traduzione sarebbe “giochi simili a quelli tipo olimpici”.

Infine, vale la pena notare che il Comitato Olimpico Internazionale riconosce altri due eventi per le persone con disabilità. Queste sono le Olimpiadi speciali e le Olimpiadi dei non udenti, alla quale partecipano gli atleti con problemi di udito.


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  • Gold, J. R., & Gold, M. M. (2007). Access for all: The rise of the Paralympic Games. Journal of The Royal Society for the Promotion of Health. https://doi.org/10.1177/1466424007077348

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