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Lesioni alle costole comuni durante lo sport

4 minuti
Le lesioni alle costole possono essere di due tipi: contusione e frattura. Sono comuni negli sport di contatto come la boxe.
Lesioni alle costole comuni durante lo sport
Ultimo aggiornamento: 28 aprile, 2021

Soffrire di lesioni alle costole durante lo sport può mettere un atleta fuori gioco per un po’. Le costole sono ossa sottili a cui di solito non prestiamo attenzione, ma sono responsabili della protezione di organi molto importanti, come i polmoni e il cuore.

Un trauma toracico grave con conseguente frattura alle costole causa pericolosi danni interni. Può perforare la pleura o colpire alcuni dei nervi che corrono tra gli spazi intercostali. Il recupero è lento e richiede un riposo rigoroso. Scopriamo di più in questo articolo.

A cosa servono le costole?

Le costole sono delle ossa che fanno parte della cassa toracica. Oltre a proteggere gli organi sottostanti, come il cuore e i polmoni, partecipano al processo respiratorio insieme ai muscoli intercostali e al diaframma.

Senza la capacità di espandersi delle costole, sarebbe impossibile aumentare il volume d’aria di cui abbiamo bisogno quando facciamo sport. Allo stesso tempo, non sarebbe facile nemmeno aumentare l’apporto di ossigeno per rifornire il metabolismo delle cellule durante gli esercizi aerobici.

Ci sono 24 costole, organizzate in 12 paia, su ciascun lato del torace. Sono collegate al centro da una cartilagine che raggiunge l’osso dello sterno, cioè quella superficie dura al centro del petto. Le ultime due paia di costole sono chiamate coste fluttuanti, perché non sono unite al resto. Sebbene più piccole, sono ossa che partecipano alla copertura del polo superiore dei reni.

Tra le costole c’è uno spazio che trasporta strutture importanti. Un fascio di arterie, vene e nervi corre tra i muscoli intercostali per irrigare gran parte del corpo.

Anatomia delle costole nel corpo umano.
Due infortuni sportivi alle costole

Come abbiamo già accennato, per quanto riguarda le costole, possiamo distinguere due tipi di infortuni sportivi: uno di questi è la frattura, che può interessare un singolo osso o più di uno. E poi c’è la contusione, che consiste in un’infiammazione del tessuto osseo e muscolare.

Frattura delle costole

La frattura delle costole si traduce nella perdita di continuità ossea di queste strutture anatomiche. La causa principale è il trauma causato da un agente esterno, come un colpo durante uno sport di contatto come il pugilato o una caduta da una bicicletta.

Tutt’oggi il dibattito è aperto sulla differenza tra fessura e frattura. In realtà, in presenza di una fessura, di solito c’è anche una frattura, perché l’osso perde la continuità che unisce una parte con l’altra. Ai fini pratici, il trattamento è praticamente lo stesso.

Questo infortunio sportivo non è occasionale. A volte troviamo un osso rotto o la combinazione di piccole fratture, per cui il rischio che i frammenti ossei si intrufolino negli organi sottostanti è alto. Le complicazioni derivate dalla frattura delle costole possono essere particolarmente gravi:

  • Perforazione: la costola fratturata può perforare una grande arteria o un polmone. Quando la pleura, che è lo strato che ricopre il tessuto polmonare, si apre e si lacera, l’aria che entra forma il quadro clinico del pneumotorace, che costituisce un’emergenza medica grave.
  • Lacerazione: questa è una complicazione delle coste fluttuanti e le fratture lacerano il fegato o i reni. L’emorragia generata da questi organi può essere abbondante e portare a peritoniti dovute all’accumulo di liquidi all’interno della cavità addominale.

Contusione

In seguito ad un infortunio sportivo, non sempre il trauma porta alla frattura, ma potrebbe trattarsi di una contusione. In questo caso, l’area si infiamma e si forma un livido a causa della rottura di arterie e vene. La pelle si gonfia e l’area appare piuttosto indolenzita.

Piano piano, l’ematoma diventerà meno scuro e questo sarà indicativo del processo di guarigione. Allo stesso modo, con il riposo, scompariranno il dolore e la difficoltà a muoversi. È normale che all’inizio l’atleta non possa respirare normalmente e che risulti difficile muovere l’arto superiore dal lato colpito.

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La guarigione è lenta: di solito dura più di un mese, purché venga rispettato il riposo indicato e non vengano compiuti degli sforzi eccessivi durante quel periodo.

È possibile indossare una benda stretta per accelerare il processo di guarigione; oppure applicare un impacco freddo sull’area interessata. Se prescritto dal medico, sarà necessario assumere degli analgesici e degli antinfiammatori.

La rieducazione respiratoria è un approccio che sta diventando sempre più comune nella fisioterapia per trattare le lesioni sportive alle costole. Durante questo procedimento, il professionista insegna all’atleta alcuni esercizi che lo aiutano a migliorare le dinamiche respiratorie e a superare la limitazione funzionale di cui sta soffrendo.

Riposo: il principale alleato per le lesioni alle costole

Per chi ha sofferto delle lesioni alle costole, è essenziale riposare. Tra i trattamenti, il più efficace è il riposo assoluto per facilitare la guarigione. In ogni caso, questo deve essere accompagnato da un approccio medico che diagnostichi il danno nella sua estensione.

Per questo vengono utilizzati i raggi X e la tomografia computerizzata. Se necessario verranno prescritti farmaci e indicate delle sedute di fisioterapia. Pertanto, se avete preso un colpo durante lo sport e vi fa male il petto, non esitate a consultare il medico per ottenere una diagnosi accurata.


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