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Consigli per dormire meglio dopo i 40 anni

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Secondo gli esperti, dopo i 30 anni, il corpo ha bisogno di almeno sette o otto ore di riposo. Tuttavia molte persone, senza un motivo specifico, soffrono di problemi del sonno dopo i 40 anni.
Consigli per dormire meglio dopo i 40 anni
Ultimo aggiornamento: 03 agosto, 2018

Il fatto di svegliarsi nel bel mezzo della notte e di avere difficoltà a riaddormentarci profondamente può pregiudicare lentamente la nostra salute. Con l’età adulta le preoccupazioni quotidiane possono essere sufficienti a causare l’insonnia. Con o senza preoccupazioni, i nostri consigli sono sicuramente ottimi per dormire meglio.

In questo articolo vi spiegheremo come dormire meglio anche dopo i 40 anni!

Come sapere se si soffre di insonnia dopo i 40

Con il passare del tempo il corpo ha sempre meno bisogno di ore di sonno. Prima del compimento di un anno, un bambino dorme fino a 16 ore al giorno. A 5 anni, il suo organismo e la sua mente saranno ben riposati già con 10 ore di un buon riposo. In età adulta, invece, il tempo acquisisce un altro significato: stare a letto senza dormire è solo una perdita di tempo.

Le persone che soffrono d’insonnia rimangono diverse ore a letto sperando di addormentarsi. Notte dopo notte, si svegliano all’alba con le preoccupazioni più ridicole e improbabili.

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Le donne sono i soggetti che soffrono maggiormente d’insonnia. Il cambiamento ormonale a partire dai 40, interferisce con il ritmo del sonno. In genere si tratta di donne con tripla giornata lavorativa: il lavoro stipendiato, la casa e i figli. Un altro fattore è l’avvicinarsi della menopausa.

Motivi e conseguenze dell’insonnia negli adulti

Secondo Matthew Walker, a capo del Centro di Scienze del Sonno dell’Università della California a Berkley, il declino del sonno profondo si produce a partire dai 30 anni, per arrivare a 50 anni con la durata del sonno profondo pari alla metà di quella di un adolescente.

Lo psichiatra Micheal Vitiello, studioso di Scienze del Comportamento all’Università di Washington, segnala che i soggetti che incontrano maggiori problemi a prendere sonno sono proprio le donne; anche se il problema riguarda in generale ambo i sessi.

Esistono fino a 100 tipi di disturbi del sonno. Alcune persone tendono comunque a minimizzare il problema della difficoltà ad addormentarsi. Ad ogni modo, si calcola che la metà della popolazione abbia sofferto di problemi d’insonnia in qualche occasione.

Antonio Culebras, in Spagna, ha sensibilizzato l’opinione pubblica sull’importanza del sonno creando “la giornata mondiale del sonno”.

Culebra afferma che “dovrebbero bastare 15 minuti per addormentarsi“. In questo modo la quantità di riposo durerebbe tra le 7 e le 9 ore. Inoltre, per dormire bene, si raccomanda una temperatura dell’ambiente non superiore ai 19 gradi.

Consigli per dormire meglio dopo i 40

L’inizio di una terapia psicologica è il consiglio numero uno fra tutte le soluzioni per dormire meglio. A volte l’insonnia può essere correlata all’ansia e in terapia si può parlare direttamente di tutti quei pensieri ossessivi che compaiono di notte.

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Lo yoga e le tecniche di respirazione sono esercizi chiave per dormire meglio dopo i 40. Anche la pratica del “mindfulness” che include esercizi di concentrazione e meditazione, migliora la qualità del riposo. Queste pratiche aiutano notevolmente a calmare la mente e a liberarla dai pensieri negativi.

Per le donne, tenere sotto controllo le vampate di calore pre-menopausa è un altro modo per far pace con il sonno. Così sostiene Shalini Manchanda, a capo del programma Medicina del Sonno dell’Istituto della Salute dell’Università dell’Indiana. Le vampe o caldane produrrebbero in questo caso un’interruzione del riposo.

Le apnee notturne, sono un disturbo del sonno di cui soffrono molte persone senza rendersene conto. In questo caso sono gli uomini a soffrirne maggiormente. Durante l’apnea notturna si smette di respirare per un secondo mentre si dorme,  risvegliandosi al mattino con la sensazione di non aver dormito affatto.

Come ultimo consiglio, non possiamo non raccomandare la pratica regolare di un’attività sportiva. Da praticare preferibilmente al mattino, un’attività fisica moderata è quella che prepara meglio il corpo al meritato riposo.

Alcune abitudini salutari, come andare a dormire già sazi, evitare discussioni, spegnere il telefono e i social network, sono altri modi intelligenti di assicurasi un sonno profondo e di lunga durata.


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