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Quali sono i livelli ottimali di vitamina D?

3 minuti
Ci sono diversi formati per assumere vitamina D: pillole, gocce, fiale. Ma qual è il livello ottimale di questa vitamina?
Quali sono i livelli ottimali di vitamina D?
Ultimo aggiornamento: 27 agosto, 2020

La vitamina D è una sostanza endogena che si sintetizza con l’esposizione alla luce solare. È liposolubile e la sua carenza è endemica in molti paesi. In questo articolo, cercheremo di capire quali sono i livelli ottimali di vitamina D.

Per mantenere questi livelli entro un intervallo adeguato, è necessario consumare frequentemente pesce azzurro, uova e latticini, che sono i cibi per eccellenza ricchi di vitamina D. Infatti, si tratta di un nutriente strettamente correlato alla salute delle ossa e che ha anche una grande influenza sul sistema immunitario, sulla prevenzione di alcuni tipi di cancro e sulla stanchezza.

La quantità di vitamina D nell’organismo viene misurata mediante un esame del sangue e, a volte, è necessario integrarla per raggiungere valori ottimali. C’è qualche disaccordo su questi valori: alcuni esperti affermano che debba oscillare tra i 20 e i 40 ng/ml di sangue e altri tra i 30 e i 50 ng/mg.

L’importanza della vitamina D per i muscoli

Studi scientifici recenti mettono in relazione l’assunzione di integratori di vitamina D con una maggiore forza muscolare. Fino a pochi anni fa si sapeva che una carenza di questo nutriente poteva provocare stanchezza cronica, ma i suoi effetti positivi sulle prestazioni non erano così evidenti. Per questo motivo, l’assunzione di integratori di vitamina D è sempre più frequente nel mondo dello sport.

Vitamina D e cancro

La ricerca scientifica collega la carenza di questa vitamina a molte malattie complesse. Ad esempio, dimostra la relazione tra la carenza di questo nutriente e il cancro del colon, della mammella e della prostata.

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Per garantire un corretto apporto di vitamina D, è interessante mangiare pesce azzurro almeno due volte a settimana. Inoltre, l’esposizione regolare al sole è positiva per consentirne la sintesi endogena, sebbene in molti paesi ciò non sia possibile in tutte le stagioni dell’anno.

Va notato che questa vitamina è un nutriente liposolubile, quindi è necessaria l’assunzione di grassi per la sua dissoluzione e per il suo assorbimento. Nel caso del latte, la vitamina D è presente in tutte le sue varianti, ma non in quello scremato.

Un nutriente importante per le donne

Per le donne, a causa della perdita di calcio dopo la menopausa e della tendenza all’osteoporosi, la vitamina D diventa un nutriente fondamentale. L’assunzione di vitamina D regola l’assorbimento del calcio e quindi aiuta a preservare la salute delle ossa.

La mancanza di questa vitamina durante l’infanzia aumenta il rischio di fratture ossee in età adulta. Questo può essere un grave problema di salute per le donne.

Un’altra situazione a rischio è quella dei pazienti che soffrono di malattie renali croniche, perché è molto più probabile che ci sia una carenza di questa vitamina e che abbiano problemi a metabolizzare il calcio.

Per questi pazienti è importante monitorare costantemente l’assunzione di vitamina D e mantenere i livelli ottimali per evitare complicazioni a medio termine.

Diversi formati

Per quanto riguarda l’assunzione di questa vitamina, ci sono diversi formati. Alcuni laboratori scommettono sul consumo regolare di questa sostanza sotto forma di pillole o gocce. Tuttavia, in commercio possiamo trovare anche le fiale, da consumare ogni 15 giorni oppure ogni mese.

In ogni caso, è essenziale consultare il proprio medico o nutrizionista prima di iniziare ad assumere gli integratori con questo nutriente. L’avvelenamento da vitamina D è raro, ma un consumo eccessivo porta all’accumulo di calcio nel sangue.

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In questi quadri clinici sono frequenti vomito, debolezza e minzione frequente. Ci sono stati anche casi di calcoli renali.

Conclusioni

Nonostante ci sia qualche disaccordo tra gli esperti sui valori ottimali di vitamina D, ciò che è chiaro è che questa sostanza è di grande importanza per la salute. Il suo deficit aumenta il rischio di soffrire di malattie complesse e, in molte occasioni, i valori del sangue potrebbero subire un disequilibrio.

Per prevenire questo tipo di situazione è necessario mangiare tanto pesce azzurro e latticini interi. Ricordiamo che si tratta di una vitamina liposolubile, quindi un basso apporto di grassi nella dieta potrebbe impedirne il corretto assorbimento.


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