Vi manca il fiato o vi cedono le gambe durante la corsa?

Se notate che durante la corsa all'aria aperta le gambe cedono, la causa può essere la mancanza di allungamento muscolare. Invece, se la prima cosa a mancarvi è il fiato, il problema può essere una cattiva postura. In questo articolo vi spiegheremo cosa fare per migliorare la resistenza delle gambe e il fiato durante la corsa.
Vi manca il fiato o vi cedono le gambe durante la corsa?

Ultimo aggiornamento: 21 novembre, 2018

Durante la cosa, avete notato che sono le gambe a cedere per prime, e che solo dopo vi manca il fiato. O, al contrario, avete notate che fisicamente reggete il ritmo e che i vostri problemi principali sono legati al fiato. In entrambi i casi, questo articolo ha lo scopo di analizzare le cause, nonché di darvi alcuni consigli per evitare questi disturbi quando andate a correre.

Per sentirvi meglio fisicamente e per evitare che vi cedano le gambe, la cosa più importante è abituare il corpo allenandolo progressivamente. Questo significa andare a correre diverse volte a settimana e incrementare, man mano, la difficoltà degli allenamenti. Inoltre, potreste includere degli esercizi per le gambe da fare in palestra, utili per rafforzare gli arti inferiori.

Per quanto riguarda la respirazione, invece, dovete sapere che essa è fondamentale durante l’allenamento; inoltre, è possibile risolvere questi inconvenienti, mediante alcuni esercizi. Per questo vi consigliamo di fare un buon riscaldamento, di aumentare la resistenza, di respirare con la bocca e di correggere la postura, quando notate che vi manca il fiato.

Cosa fare per evitare che le gambe cedano?

1. Allungamenti

Allungare i muscoli prima di iniziare l’allenamento può aiutare a sfruttare fino all’ultima goccia di energia delle vostre gambe; in effetti, l’allungamento e il riscaldamento favoriscono un maggior afflusso del sangue ai muscoli e ciò permette loro di contrarsi meglio.

Allo stesso modo, gli allungamenti stimoleranno anche un rilascio più efficiente di nutrienti ai muscoli, per prevenire un rapido assorbimento dell’acido lattico. Quindi, è importante non dimenticarsi di allungare e riscaldare i muscoli per lo meno 10 minuti prima di iniziare a correre.

2. Iniziate lentamente

Iniziare a correre a passi lenti e brevi, è l’ideale. Potete incrementare il ritmo gradualmente fino a raggiungere il livello desiderato. Dovete sapere che iniziando a ritmo troppo accelerato, correte il rischio di rimanere senza energia o di produrre troppo acido lattico, che può provocare dolore alle gambe.

Uomo corre sul pontile

3. Idratazione

A seguire, dovete tenere a mente che mantenersi idratati può aiutarvi a limitare l’accumulo di acido lattico ed evitare la contrazione delle gambe, soprattutto quando fa caldo. Quindi, assicuratevi di ripristinare i liquidi persi durante l’esercizio, bevendo acqua.

4. Mangiate prima e dopo l’attività fisica

Dato che non può essere altrimenti, è importante uscire a correre con nutrienti a sufficienza nello stomaco, ma anche mantenersi idratati. Tenete a mente che è importante nutrire i nostri muscoli, dando loro l’apporto necessario di proteine, carboidrati, grassi salutari e sale.

Inoltre, dopo un allenamento intenso, i due pasti successivi devono prevedere proteine solide per aiutare a ricostruire i muscoli. Inoltre, vi consigliamo un’insalata verde abbondante e verdure fresche per ricaricare l’organismo con validi minerali.

Maratoneta durante una gara

Non ponetevi limite alcuno. Niente è impossibile

-Usain Bolt-

Cosa fare se vi manca il fiato?

1. Correggete la vostra postura

In primo luogo, vi consigliamo di lavorare sulla postura durante la corsa. Questo significa assicurarsi di avere la testa sollevata e le spalle indietro. In questo modo, aprirete il petto e assumerete la postura migliore per favorire la respirazione.

2. Respirate attraverso lo bocca

Durante la corsa, è importante inspirare ed espirare principalmente attraverso la bocca; respirare contemporaneamente dal naso, poi, aiuta l’ingresso e la fuoriuscita dell’aria. Tenete a mente che quando correte è di vitale importanza nutrire i muscoli con l’ossigeno di cui hanno bisogno.

Di sicuro, respirare attraverso la bocca è il modo più efficace per inalare ed espellere ossigeno. Per beneficiare al massimo della respirazione, assicuratevi di non incorrere nella respirazione toracica, preferendo la respirazione addominale.

Giovane stanco durante una corsa

3. Riscaldatevi a sufficienza

Senza alcun dubbio, il riscaldamento è uno degli aspetti più importanti per migliorare la respirazione e il rendimento nella corsa. Non solo serve a preparare i muscoli del corpo, ma prepara anche i polmoni, affinché possano aumentare progressivamente l’intensità.

Allo stesso tempo, il riscaldamento rappresenta un modo per mettere in movimento il sistema cardiocircolatorio, laddove la frequenza cardiaca e la respirazione aumentano a causa di un incremento della richiesta di sangue, nutrienti e ossigeno.

4. Se vi manca il fiato, aumentate la resistenza

L’ultimo dei consigli che vogliamo darvi riguarda la necessità di eseguire un buon riscaldamento. Dovete sapere, infatti, che in moltissime occasioni, la resistenza è la causa principale per cui il corridore presenta difficoltà respiratorie.

Per questo motivo, è importante lavorare sulla resistenza, variando il ritmo e procedendo per gradi. In questo modo, sarà possibile costruire progressivamente la resistenza necessaria per evitare qualunque tipo di problema respiratorio.

Per concludere: cosa fare se vi manca il fiato o se le gambe cedono

Non dimenticate che per evitare che le gambe cedano o che vi manchi il fiato, è importante eseguire allenamenti di potenziamento, una sana alimentazione e attività a basso impatto, che costruiscano le fondamenta e per preparare il corpo alla corsa.

Inoltre, bisogna considerare che meno peso il corpo sarà costretto a trasportare, meno le gambe e le articolazioni saranno sottoposte a sovraccarico; di conseguenza, il rischio di lesioni diminuirà notevolmente.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.