MotoGP: cinque curiosità sul mondiale
Il mondiale di MotoGP è sempre in fermento: moto, piloti, squadre, ingegneri, meccanici, decine di paesi e circuiti… è un mondo che vale la pena conoscere. In questo articolo vi racconteremo cinque fatti sul mondiale di MotoGP che probabilmente non conoscete. Non perdeteveli!
Mondiale di MotoGP: tutto ciò che c’è da sapere
1. Nei paesi musulmani lo champagne del podio è analcolico
Lo champagne è un elemento fondamentale su qualsiasi podio della MotoGP e nel mondo dei motori. Da più di un secolo, qualsiasi vittoria viene celebrata con questa bevanda frizzante.
Questo tipo di bevanda alcolica è sinonimo di vittoria, festeggiamenti e successo; per questo, non può mai mancare. Il problema subentra quando bere alcol diventa un crimine.
Nei paesi musulmani, infatti, è vietato consumare alcolici. È una regola molto severa che anche nelle gare di motociclismo in questi paesi dev’essere rispettata. Siccome lo champagne è fondamentale per il podio, l’organizzazione mondiale della MotoGP ha deciso di utilizzare una bevanda chiamata Waard.
Si tratta di una bibita gassata senza alcol che sostituisce lo champagne. Sicuramente non vi siete mai resi conto che non fosse champagne, dato che la differenza visiva è praticamente inesistente. Per quanto riguarda il sapore, alcuni dicono che sia come un succo di frutta, quindi i piloti notano subito la differenza.
2. Le tute sono fatte con pelle di canguro
Le tute sono la misura di sicurezza per eccellenza. L’uso è obbligatorio – ovviamente – e grazie ad esse molti piloti escono illesi da cadute e ferite che si verificano anche spesso. La tuta è a contatto con l’asfalto quando i piloti prendono le curve chiuse ed è progettata per resistere alle cadute.
Viste le funzioni, le tute devono essere fabbricate con un materiale resistente, leggero e flessibile. Quello che più si adatta a queste caratteristiche è la pelle di canguro. Sì, inaspettatamente, le tute di tutti i piloti di moto sono fabbricate con questo materiale.
Attualmente sono ancora prodotte con pelle di canguro, nonostante si senta sempre di più la voce di chi è contrario all’utilizzo delle pelli per la produzione tessile.
3. La denominazione MotoGP ha solo 16 anni di storia
Quando sentiamo parlare di MotoGP, la associamo automaticamente a un qualcosa di storico. Anche se questa gara ha una lunga storia, è stato nel 2002 che la categoria massima ha iniziato ad essere chiamata MotoGP.
Prima di allora, si chiamava 500 cc. Con l’arrivo delle nuove regole per la stagione del 2002, le moto passarono a 990 cc, quindi non aveva più senso utilizzare la vecchia denominazione.
Anche le altre categorie hanno cambiato nome nel corso degli anni: fino al 2010, la categoria di Moto2 si chiamava 250 cc; quella di Moto3, 125 cc, ecc.
Attualmente sembra che non ci sia intenzione di attuare modifiche, vista la popolarità acquisita che ha trasformato il nome in un vero e proprio marchio.
4. Andrea Iannone detiene il record di velocità
Il mondiale di MotoGP è sinonimo di velocità. È davvero impressionante come i piloti corrano e prendano le curve a velocità stratosferiche.
In pratica, ogni anno i record dell’anno prima vengono superati. Ciò è dovuto al fatto che le squadre e i piloti cercano sempre di superare i limiti, se stessi e i compagni di gara.
Ad oggi, il record di pilota più veloce nella storia del mondiale di MotoGP appartiene al pilota italiano Andrea Iannone. Durante la corsa del Gran Premio di Mugello del 2016, raggiunse la velocità di 354,9 km/h.
Iannone ottenne il record che si contese con il compagno di squadra Andrea Dovizioso. Il precedente apparteneva sempre a lui e pare proprio che per ora nessuno glielo toglierà.
5. Chi è il pilota più pagato?
Il denaro è uno dei veri segreti del mondo dello sport. Spesso si fanno speculazioni e si diffondono voci, ma è difficile sapere davvero qual è la cifra che ogni pilota guadagna ogni volta che sale in moto.
Inoltre, bisogna chiarire che lo stipendio comprende anche i contratti pubblicitari. Per tanto, è ancora più difficile avere un’idea chiara delle reali entrate del pilota.
Attualmente, il pilota più pagato è Jorge Lorenzo, con un totale di 15 milioni di euro, seguito da Marc Márquez, con 12 milioni. Al terzo posto troviamo Valentino Rossi, con 10 milioni di euro.
Anche se è il terzo pilota meglio pagato, Valentino Rossi è quello che guadagna di più, con parecchio distacco sugli altri. Questo per via della sua squadra, VR46, del merchandising, e dei contratti pubblicitari da milioni di euro.
Per concludere, c’è da ammettere che il mondiale di MotoGP è davvero un pianeta a sé. Gli appassionati di questa categoria potrebbero passare ore a cercare informazioni come queste, che molte altre persone ignorano.
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- La Logística de los Grandes Premios. Dorna. Disponible en: https://www.aragonempresa.com/descargar.php?a=50&t=paginas_web&i=144&f=30057b7feff26c6f9440d5a4793954f1
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