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Il lattato: come eliminarlo e a cosa è dovuto

4 minuti
Cosa è il lattato? Fondamentalmente, si tratta di una reazione del corpo dell'atleta, in mancanza di ossigeno durante l'allenamento. Alcuni alimenti essenziali ci aiutano ad aumentare la resistenza fisica e a scongiurare l'acido lattico.
Il lattato: come eliminarlo e a cosa è dovuto
Ultimo aggiornamento: 07 marzo, 2019

Il lattato è una risposta del corpo alla mancanza di ossigeno che si verifica durante l’attività fisica. L’acido lattico, invece, si produce quando il glucosio si ossida a seguito della sua decomposizione. La differenza tra i due è che l’acido lattico libera ioni di idrogeno e in questo processo trasfrorma il piruvato in lattato.

Durante l’attività fisica può prodursi una quantità in eccesso di lattato, maggiore rispetto a quello che il corpo utilizza. L’eccedenza si accumula nel flusso sanguigno e provoca diversi disturbi.

Nausea, crampi, dolori muscolari sono alcuni di quei disturbi che si presentano come sintomi che indicano che il corpo ha bisogno di riposo. Inoltre, è importante chiarire che questi disturbi sono momentanei; un possibile malessere nei giorni successivi non ha alcuna relazione con questo.

Come eliminare il lattato?

Sono diversi i modi in cui il lattato viene trasformato o eliminato dall’organismo. Alcuni si producono in modo spontaneo.

1. Metabolismo

Il cuore sfrutta il lattato per acquisire energia; questo processo si verifica durante l’allenamento e subito dopo. Inoltre, il normale stato fisico si ripristina nei successivi 30 o 60 minuti.

Anche il fegato ha un ruolo importante nell’eliminazione del lattato. Lo trasforma, infatti, in glucosio o in amminoacidi, necessari alla produzione di proteine.

2. Mantenere l’idratazione

Bere acqua durante e dopo l’esercizio fisico è fondamentale. Un corpo idratato è più resistente all’assenza di ossegeno; di conseguenza, è maggiormente in grado di prevenire infiammazioni muscolari.

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3. Aumentare l’intensità gradualmente

Affinché l’attività fisica dia benefici, bisogna procedere per gradi. Il ritmo, la potenza e la durata degli esercizi devono aumentare progressivamente. In questo modo, il corpo acquisisce la forma fisica necessaria per avere una maggior livello di tolleranza. Inoltre, è fondamentale per aumentare la soglia del lattato e per non soffrire di disturbi provocati dal lattato stesso.

4. Respirazione volontaria e adeguata

Fare respiri profondi e volontari serve a mantenere in equilibrio i livelli di ossigeno di cui il corpo ha bisogno. Durante il controllo di questo equilibrio, l’acido lattico non può “immergersi” nel flusso sanguigno.

5. Porre un’attenzione particolare allo stretching post-allenamento

Allungare con attenzione ciascun muscolo allenato sforzato durante l’allenamento accelera l’eliminazione del lattato. Con massaggi delicati preveniamo dolori, crampi o infiammazioni causate dall’acido lattico. Inoltro, lo stretching stimola il flusso sanguigno e scongiura contratture muscolari.

6. Integratori

Esistono integratori come la Beta Alamina che tendono a dissolvere la concentrazione di lattato. L’obiettivo è contrastare l’acidosi senza interferire con l’assorbimento di ossigeno. Come sempre, si consiglia di rivolgervi a un medico prima di assumere integratori.

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Relazione tra alimentazione e lattato

Alcuni cibi sono consigliati per stimolare l’eliminazione dell’acido lattico dall’organismo. Inoltre, è importante seguire una dieta bilanciata ed equilibrata.

Acidi grassi

Semi, mais, salmone e altri prodotti simili sono fortemente consigliati. Il loro consumo favorisce una migliore scomposizione del glucosio, senza bisogno di acido lattico. In questo modo, l’affaticamento e altri sintomi tardano a manifestarsi.

Magnesio: un minerale fondamentale

Legumi, rape, spinaci e altri alimenti ricchi di magnesio sono un grande alleato per prevenire il lattato. Sono di per sé una grande fonte di energia, vitale per qualunque tipo di allenamento. I muscoli ottengono ciò di cui hanno bisogno senza ricorrere all’acido lattico.

Esistono anche integratori naturali che possono essere aggiunti all’alimentazione quotidiana. Inoltre, è necessario conoscere le quantità di cui ogni organismo necessita per nono soffrire le conseguenze del lattato.

Vitamine B

La presenza di vitamina B nell’organismo garantisce un’adeguata distribuzione dell’energia ai muscoli. Una dieta ricca di carne, pesce, uova, cereali e verdure a foglia verde, infatti, ritarda la comparsa di acido lattico.

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Il lato positivo del lattato

La presenza del lattato può diventare una fonte importante di energia per migliorare le prestazioni fisiche. Varia da individuo a individuo, a seconda del tipo di sport che si segue e soprattutto in base alla durata dell’allenamento.

Il lattato è un combustibile fondamentale per la muscolatura dell’organismo. Nell’attività, i muscoli se ne servono per ricavare l’energia di cui hanno bisogno, senza ricorrere all’ossigeno. Riducendo lo sforzo, recuperano l’energia velocemente.

Inoltre, l’acido lattico contribuisce in maniera particolare all’arrivo del potassio alle cellule. Elimina il cloruro, che impedisce il passaggio all’interno e apre il passeggio.

PROMEMORIA: il lattato non è il fattore scatenante dei dolori muscolari nei giorni successivi all’allenamento.


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