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Gonfiore dopo mangiato? Ecco 5 possibili cause

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Sentire gonfiore dopo mangiato è una sensazione fastidiosa che condiziona la vita quotidiana e il benessere. Vediamo quali sono le sue possibili cause
Gonfiore dopo mangiato? Ecco 5 possibili cause
Ultimo aggiornamento: 17 febbraio, 2019

Ci sono molte persone che avvertono un certo gonfiore dopo mangiato. Se è il vostro caso e credete ormai di averci fatto l’abitudine, sappiate che non si tratta affatto di una situazione normale. Anzi, occorrerà intervenire in modo efficace sulle cause del problema, per evitare che la situazione possa peggiorare.

Se notate continuamente gonfiore dopo mangiato, significa che c’è qualcosa che non va. Si tratta, infatti, di un sintomo che potrebbe rilevare qualche complicazione di origine fisiologica. Nella maggior parte dei casi, comunque, si tratta prevalentemente di cattive abitudini alimentari. Dalla scarsa qualità del cibo ingerito, alla mancanza di una dieta salutare.

Per aiutarvi a risolvere questa spiacevole situazione, oggi vi parleremo delle 5 possibili cause che provocano gonfiore allo stomaco, dopo aver mangiato. Vediamole assieme:

Le principali cause del gonfiore dopo mangiato

1. Mangiare con eccessiva velocità

Per poter digerire bene, è di vitale importanza mangiare con calma. A prescindere dagli orari e dalla fretta, è importante che dedichiate la giusta quantità di tempo a fare colazione, pranzare e cenare.

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Se mangiate troppo velocemente, il cibo raggiungerà lo stomaco senza essere masticato a sufficienza. Ciò impedisce agli enzimi salivari di aderire ai pasti. Quindi, la digestione diventerà molto più pesante, causando gas e provocando la conseguente distensione dell’addome.

Quando ingerite i pasti troppo velocemente, la quantità di aria che entra nel sistema digestivo è maggiore. È una pratica che inevitabilmente finirà per gonfiare la pancia e generare qualche disagio.

Tutto ciò, senza dimenticare che mangiare troppo rapidamente equivale a mangiare di più. Questo perché lo stomaco impiega almeno 20 minuti per inviare al cervello il segnale di sazietà.

Questo ritardo nel segnale rende molto probabile che, quando viene ricevuto l’ordine di “fermarsi”, la capacità dello stomaco sia già stata superata. Per poter “fare spazio” al cibo in eccesso, la parete addominale si distende, provocando nuovamente lo stesso problema.

2. Bibite gassose

Come sapete bene, queste bevande contengono una grande quantità di gas che vengono rilasciati dal liquido quando raggiungono lo stomaco. L’anidride carbonica finisce per accumularsi in altri alimenti, il che renderà la digestione ancora più pesante, provocando gonfiore.

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Questi episodi tendono ad essere più fastidiosi se le bevande gassate accompagnano i pasti principali. Ma consumare le bibite gassose fuori dai pasti non significa che non possano ugualmente causare disagi allo stomaco. Evitate di pranzare o cenare bevendo Coca Cola o della birra: meglio un bicchiere d’acqua o, se proprio non potete farne a meno, di vino.

3. Mangiare troppe fibre

Come sapete bene, ogni eccesso è dannoso. Se è vero che la mancanza di fibre può provocare stitichezza (condizione spesso accompagnata da gonfiori allo stomaco), tenete presente che mangiare troppe fibre può essere assai controproducente.

Questo tipo di problemi di solito si verificano in persone che cercano di cambiare radicalmente le loro abitudini alimentari. L’aumento di fibre tra gli ingredienti dei pasti dovrebbe essere fatto gradualmente. Altrimenti, si corre il rischio di provare persino un’irritazione intestinale.

4. Intolleranza ad alcuni cibi

Tra i tipici sintomi di intolleranza alimentare, c’è anche il gonfiore dopo mangiato. Tra gli ingredienti a rischio, che potrebbero innescare tale disturbo, vale la pena ricordare:

  • Glutine.
  • Lattosio.
  • Fruttosio.
  • Molluschi.
  • Vari tipi di noci.
  • Uova.
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Va detto che, quando si manifestano attraverso la distensione intestinale, queste allergie sono considerate poco pericolose. Ad ogni modo, è sempre consigliabile identificare gli ingredienti potenzialmente a rischio ed evitare piatti e pietanze che potrebbero contenerli.

5. Cibi fritti

Alcuni alimenti sono cucinati usando molto olio e il loro gustoso sapore conquista i palati di molte persone. Cibi come le patatine fritte sono popolari in tutto il mondo e i vostri figli ne sono sicuramente ghiotti. Tuttavia, quasi mai si parla delle conseguenze negative del consumo di questi prodotti.

Esiste una correlazione tra i cibi fritti e il gonfiore addominale. Un alimento che viene preparato con molto olio e poi fritto, integrerà questo liquido nella sua struttura molecolare. Lo stomaco, quindi, per poter metabolizzare il fritto avrò bisogno di più tempo. Al punto che fermentano durante tutto il loro percorso all’interno del tubo digerente.

Un consiglio: dite no allo stress

Oltre a mangiare con calma e scegliere bene alimenti e bevande da includere nella vostra dieta, evitare di cadere nella spirale negativa dello stress è uno dei migliori consigli per non avere gonfiore dopo mangiato.

Cercate di non ridurre i pasti a pochi minuti di pausa, in cui mangiare diventa una corsa contro il tempo. Preparate le pietanze con calma, apparecchiate con cura. Infine sedetevi comodi, tenendo la schiena dritta e scordatevi di TV e telefonino. Respirate, masticate lentamente, rilassatevi. In questo modo favorirete una corretta digestione, prevenendo spiacevoli fastidi come il gonfiore allo stomaco.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.