Frequenza cardiaca: i consigli per misurarla
Quando si parla di cuore, si parla della vita stessa di ognuno di noi. Che partecipiamo ad un’attività fisica o no, la frequenza cardiaca, o le volte che il cuore si contrae e si rilassa in un minuto, può indicarci quanta potenza aerobica sta richiedendo il nostro organismo.
In questo articolo, vogliamo darvi alcuni consigli per misurare la vostra frequenza cardiaca.
La frequenza cardiaca: come riconoscerla?
Il cuore svolge una funzione fondamentale: battere. E ogni volta che lo fa deve contrarsi e generare un impulso tale da portare il sangue a tutto l’organismo e, insieme ad esso, l‘ossigeno necessario per svolgere le attività quotidiane e lo sforzo fisico di alcuni sport.
Ma non è così semplice. Dato il gran numero di ramificazioni che ha il nostro corpo, l’impulso del cuore deve essere abbastanza forte da mantenere una certa pressione, con una frequenza stabile in un determinato lasso di tempo. Questo processo, che conosciamo come frequenza cardiaca, richiede il consumo di una grande quantità di energia da parte del cuore.
Perché misurare la frequenza cardiaca?
Trattandosi di una funzione del cuore così frequente ed importante, dovete anche imparare a misurarla e potete farlo in base all’attività fisica che state eseguendo. Questo vi permetterà di ottimizzare lo sforzo fisico e evitare di arrivare al punto di pregiudicare la vostra salute a causa di uno sforzo eccessivo.
Per calcolare o misurare la vostra frequenza cardiaca, dovete prendervi il polso. Potete usare dei dispositivi elettronici molto comuni tra gli sportivi o semplicemente le vostre dita.
Come misurare la frequenza cardiaca
Per sentire il polso dovete usare il vostro dito indice e medio e posizionarli dove passa un’arteria. Solitamente si fa sul collo, dove si trova l’arteria carotide, o sul polso, dove c’è l’arteria radiale. Entrambe le arterie passano molto vicine alla pelle ed è facile sentirne le pulsazioni.
Una volta individuato il posto, fate leggermente pressione con le dita e contate le pulsazioni che si susseguono in un minuto.
Se invece usate un dispositivo, dovete collocarlo in un punto del vostro corpo su cui riuscite comodamente a tenerlo. Alcuni dispositivi si mettono sul polso e si usano come fossero orologi, altri si usano come una cinta intorno al petto ed eseguono delle letture digitali. Quasi tutti questi dispositivi dispongono di funzioni aggiuntive.
Consigli per misurare la frequenza cardiaca
Non è necessario essere uno sportivo professionista per tenere sotto controllo la propria frequenza cardiaca. È importante conoscere la propria frequenza cardiaca massima, sia durante l’attività fisica sia nella vita di tutti i giorni, e sapere a che punto si può arrivare senza mettere a rischio la propria salute.
Passi da seguire:
- Considerate che ci sono diversi tipi di frequenza cardiaca. La prima cosa è conoscere la vostra frequenza cardiaca in uno stato di riposo. Questo è il punto di partenza. Sedetevi e rilassatevi per almeno 5/8 minuti. Se siete nervosi, l’agitazione accelererà le pulsazioni e non avrete fatto una lettura corretta.
- Decidete su quale parte del vostro corpo cercherete di prendere il battito. Il collo e il polso sono i punti più facilmente accessibili.
- Fate una leggera pressione con il dito indice e medio sulle zone su cui cercherete di percepire la pulsazione.
- Iniziate a contare i battiti che percepite in un lasso di tempo. Potete contare le pulsazioni che si susseguono in 10 secondi e moltiplicarle per sei, in modo da ottenere il vostro bpm.
- Questo metodo è pratico e semplice e vi permetterà di misurare lo sforzo se state svolgendo attività fisica.
Conoscere la frequenza cardiaca
Un dispositivo ci può aiutare a conoscere la nostra frequenza cardiaca.
I professionisti della salute e dello sport stabiliscono una frequenza cardiaca in base all’attività sportiva e questo vi servirà come riferimento.
Ad esempio, nelle donne con meno di 60 anni la frequenza oscilla da 78 a 102 bpm, mentre nelle donne ultra sessantenni la frequenza va da 88 a 106 bpm. Negli uomini con meno di 60 anni la frequenza va da 60 a 78 bpm, mentre negli uomini ultra sessantenni oscilla da 76 a 90 bpm.
La frequenza cardiaca normale di una persona a riposo dopo i 20 anni deve essere compresa tra 50 e 100 bpm. Se la frequenza è minore o maggiore è consigliabile consultare uno specialista, dato che ci sono diversi fattori che possono alterarla.
Possiamo dire che misurare la propria frequenza cardiaca dovrebbe diventare un’abitudine, perché la percezione di una deviazione non coerente con l’attività che stiamo svolgendo potrebbe presupporre la presenza di un fattore di rischio. Ma ovviamente occorre prendere in considerazione la propria età e le proprie condizioni fisiche.
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