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Qual è il miglior tempo di esercizio raccomandato?

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Vediamo alcune raccomandazioni sulla durata d'allenamento consigliata. Dobbiamo considerare che ogni caso è differente e non possiamo svolgere allenamenti troppo lunghi se non siamo abituati.
Qual è il miglior tempo di esercizio raccomandato?
Ultimo aggiornamento: 28 ottobre, 2018

Sapete qual è il tempo di esercizio raccomandato? Per condurre una vita sana e lontana da vari problemi di salute, è importante effettuare un allenamento frequente. Non vuol dire però che sia obbligatorio andare in palestra o essere atleti.

Uscire a camminare con il cane tutti i pomeriggi (per quelli che ne hanno uno) può essere un tempo di esercizio sufficiente.

Minimi raccomandati

L’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che il tempo di esercizio minimo non deve essere inferiore a 150 minuti a settimana di attività moderata. 

Con questo si intendono camminate a passo veloce e costante, o marcia ad intensità bassa o media. Tutto distribuito in sessioni da 30 minuti, cinque giorni a settimana.

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Per coloro che preferiscono o hanno la capacità di realizzare attività aerobiche ad alta intensità, gli specialisti consigliano 75 minuti settimanali. Ovviamente, devono essere suddivisi ugualmente in sessioni equivalenti.

Troppo tempo di esercizio è pericoloso? 

Questo è uno dei punti che generano più controversie. Da una parte, l’OMS e vari specialisti indipendenti in tutto il mondo assicurano che bisogna porre un limite al tempo di esercizio personale. Questa cifra ammonta a 450 minuti settimanali, al massimo.

Coloro che sostengono questa tesi, aggiungono che chi eccede nell’allenamento, corre il rischio di compromettere seriamente la salute. Infatti, a seconda dell’attività realizzata, alcuni gruppi muscolari possono essere danneggiati. Nei casi più gravi, il cuore è uno degli organi che rischia di collassare.

Il concetto di ‘troppo esercizio’ non esiste

Altri medici ed esperti di condizionamento fisico, affermano che i concetti di sovrallenamento o ‘troppo esercizio’ non esistono. Confermano che nessun individuo sano può vedere compromessa la propria salute se effettua regolarmente attività fisica per più di 450 minuti a settimana.

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Gli specialisti di questa fazione, affermano che il corpo umano ha la capacità di adattarsi alle esigenze che gli vengono poste. Perciò, un eccesso di esercizio non provoca direttamente incidenti cardiovascolari.

Questi esperti, inoltre, assicurano che gli atleti deceduti per collassi cardiovascolari mentre correvano maratone o durante partite di calcio, avevano problemi congeniti non identificati precedentemente. Non si trattava quindi di un eccesso di allenamento.

Un tempo di 30 minuti: più che sufficiente

Esistono comunque dei pensieri comuni, infatti 30 minuti di esercizio, 5 volte a settimana, è sufficiente come tempo di esercizio. Anche se si sviluppa maggiore resistenza, i benefici per la salute si stabilizzano una volta raggiunta questa cifra.

Sono anche unanimi le opinioni a proposito di ciò che è davvero pericoloso: la sedentarietà.

Non effettuare alcuna attività fisica aumenta i rischi di soffrire di malattie che vanno dal sovrappeso a problemi cardiovascolari. Diabete, carenze ossee e depressione sono incluse nella lista.

Quando si vedono i risultati dell’attività fisica?

Generalmente, i primi risultati saranno evidenti dopo 45 giorni di attività ininterrotta. Le giornate di riposo e recupero saranno anch’esse parte fondamentale di questa routine.

Per tutto questo, la costanza è una delle chiavi per sfruttare al meglio il tempo di esercizio. 

Non esistono routine miracolose o magiche. Coloro che inseguono un obiettivo (perdere peso, tonificare i muscoli, ottenere resistenza), devono sempre tenere questo fattore in considerazione.

Inoltre, bisogna pensare che perdere ciò che si ottiene è relativamente semplice e veloce. In nessun caso è una buona idea saltare frequentemente i giorni di allenamento.

Esercizio e alimentazione: combinazione necessaria

La pratica sportiva deve assolutamente essere accompagnata da una dieta equilibrataTutte le necessità nutrizionali devono trovare risposta, per fare in modo che si raggiungano gli obiettivi stabiliti.

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Ma non è neanche obbligatorio condurre un regime alimentare ristretto, eliminando completamente alcuni gusti particolari. Bisogna però considerare che benessere e cibo spazzatura non vanno d’accordo. 

La mancanza di tempo non può essere una scusa

Molte persone affermano di non avere tempo sufficiente per fare esercizio. Ovviamente, bisogna fare tutto il possibile per evitare che questo fattore diventi la causa di una vita sedentaria. 

L’abitudine di andare a piedi al lavoro, all’università o al supermercato è una scelta salutare. Inoltre, fa anche bene salire le scale ed evitare ascensori e scale mobili, quando possibile.

Il movimento è vita, e la salute trova beneficio in questo. Ci sono tantissime opzioni , in vari periodi di tempo, che si inseriscono tranquillamente nel quotidiano. La mancanza di tempo non è una scusa. 

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.