Logo image
Logo image

3 sintomi dell'ansia

3 minuti
L'ansia è uno stato emotivo negativo costituito da diverse sfaccettature facilmente riconoscibili. Riconoscerli è il primo passo per trattarli e impedire che influiscano negativamente sulle prestazioni sportive.
3 sintomi dell'ansia
Ultimo aggiornamento: 25 maggio, 2021

La performance sportiva può essere seriamente compromessa da uno stato emozionale come l’ansia. Pertanto, è bene che gli atleti conoscano i principali sintomi dell’ansia e sappiano come agire prima che la situazione peggiori.

L’ansia è una delle variabili più studiate nella psicologia dello sport. Una delle linee di ricerca più famose è quella che distingue tra ansia unidimensionale e multidimensionale. L’ansia unidimensionale concepisce lo stress o l’ansia nel suo insieme, come se fosse un unico sintomo. Al contrario, quella multidimensionale sostiene che l’ansia è composta da diverse sfaccettature e segnali.

Allo stato attuale, l’ansia è concepita più come un insieme di sintomi e non tanto come una singola dimensione. Per questo motivo, e vista l’importanza di saper tenere sotto controllo i nervi, in questo articolo analizzeremo i sintomi dell’ansia.

Quali sono i principali sintomi dell’ansia?

Come già accennato, l’ansia è composta da diversi sintomi che colpiscono la maggior parte dei sistemi del corpo. Riconoscerli è un compito semplice se sappiamo quali sono le situazioni che ci generano stress.

Inoltre, sono stati sviluppati anche questionari per valutare l’ansia nel contesto sportivo. Tra questi, vale la pena evidenziare l’Inventario dell’Ansia Competitiva (CSAI-2R), per la sua facile applicazione e la sua brevità; rispondere alle domande non richiede più di 5 minuti.

1. Sintomi fisici

Prima di tutto, dobbiamo menzionare le manifestazioni corporee dell’ansia. Di solito sono i sintomi più veloci a comparire, ma sono anche più facili da combattere. Sono anche i più facili da riconoscere, poiché tutti li abbiamo sperimentati ad un certo punto della nostra vita e li abbiamo associati allo stress.

Some figure
Questi tipi di sintomi includono la sensazione di avere un nodo allo stomaco, palpitazioni, tachicardia, aumento della sudorazione e tensione muscolare. Il modo più efficace per porre fine a questi sintomi è praticare delle tecniche di rilassamento.

Come affermato in uno studio effettuato dai professionisti dell’Università di Granma, le tecniche di rilassamento sono procedure frequentemente utilizzate per ridurre l’attivazione in eccesso.

2. Sintomi cognitivi

L’ansia può manifestarsi anche con pensieri negativi sul futuro. Questi pensieri negativi includono dubbi, insicurezze e mancanza di fiducia in se stessi.

Di fronte a una situazione difficile, possiamo utilizzare 2 strategie: una focalizzata sul presente e fiduciosa nel lavoro svolto; e un’altra che pensa alle possibili situazioni e alle loro conseguenze.

La prima è più adatta non solo per aumentare le possibilità di successo, ma per evitare di provare ansia. Il futuro è qualcosa che ancora non esiste, per cui non possiamo controllarlo né prevederlo. È possibile immaginarlo secondo le indicazioni che si hanno nel presente, ma non si possono fare affermazioni categoriche, poiché possono sempre presentarsi eventi imprevisti ed incontrollabili che possono cambiare tutto.

3. Sintomi comportamentali

Infine, per quanto riguarda i sintomi dell’ansia, è possibile raggruppare un insieme di risposte che hanno molto peso quando si parla dell’origine, del mantenimento e dell’evoluzione di questa emozione. Queste risposte sono i comportamenti di approccio e quelli di evitamento.

Normalmente, quando una persona si sente ansiosa, tende a evitare tutto ciò che gli causa delle emozioni negative. Ad esempio: un individuo che ha paura degli aghi distoglierà lo sguardo quando dovrà fare le analisi del sangue; oppure una persona che ha paura dei cambiamenti eviterà la novità e di lasciarsi coinvolgere in nuove sfide.

Some figure
La tecnica dell’evitamento evita il disagio a breve termine, ma a lungo termine non fa altro che peggiorare l’ansia. Ecco perché, per porre fine efficacemente all’ansia, bisogna esporsi gradualmente ma completamente a ciò che temiamo. Questa procedura non è semplice, quindi disporre dell’aiuto di un professionista che possa guidarvi e supportarvi è fondamentale.

Ora che conosciamo i sintomi dell’ansia, combattiamoli

In una certa misura, l’ansia è utile e funzionale, in quanto è un modo per avvertire la persona di prepararsi al pericolo. Tuttavia, diventa problematica quando viene attivata da situazioni o stimoli che non costituiscono un reale pericolo per la nostra integrità, come parlare in pubblico o partecipare ad una competizione sportiva.

Ad ogni modo, non dobbiamo solo sapere come riconoscere i sintomi dell’ansia, ma fare qualcosa per combatterli. Restare paralizzati dall’ansia o cercare di nasconderla non serve a niente. Bisogna agire direttamente su quelle situazioni che generano stress e sui suoi sintomi fisici, cognitivi e comportamentali.

Il miglior consiglio che possiamo darvi è quello di intervenire sui sintomi dell’ansia non appena compare. In questo modo, ci sono meno possibilità che influisca sulla vostra performance sportiva.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Escobar, D. S., y Callejas, T. W. (2019). El control de la ansiedad somática en atletas escolares de taekwondo (Revisión). Revista científica Olimpia, 16(56), 210-222.
  • Fernández, E. M. A., Río, G. L., y Fernández, C. A. (2007). Propiedades psicométricas de la versión española del Inventario de Ansiedad Competitiva CSAI-2R en deportistas. Psicothema, 19(1), 150-155.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.