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I cambiamenti associati all'invecchiamento

4 minuti
La velocità dei cambiamenti associati all'invecchiamento è diversa in ciascun individuo. Quali cambiamenti influenzano la dieta?
I cambiamenti associati all'invecchiamento
Ultimo aggiornamento: 06 agosto, 2020

Uno dei cambiamenti demografici più rilevanti della fine del ventesimo secolo riguarda l’invecchiamento della popolazione. I progressi nella medicina, l’incremento dell’igiene e il crescente percorso verso l’acquisizione di sane abitudini hanno portato ad un aumento dell’aspettativa di vita. In questo articolo, parleremo dei cambiamenti associati all’invecchiamento.

I cambiamenti dovuti all’invecchiamento

La composizione corporea cambia con l’età. La massa grassa e il grasso corporeo aumentano, mentre diminuisce la massa muscolare magra.

Sarcopenia

La perdita di massa muscolare, di forza e della funzione muscolare può essere correlata all’età e influire notevolmente sulla qualità della vita degli anziani. Questo processo è noto come sarcopenia e comporta una riduzione della mobilità, un aumento del rischio di cadute e un’alterazione dei tassi metabolici.

In linea di massima, la sarcopenia aumenta quando diminuisce l’attività fisica, ma in realtà è osservata anche nei soggetti anziani più attivi.

Attualmente, non esiste un grado specifico di perdita di massa magra che determini la diagnosi di sarcopenia. Tutte le perdite sono importanti, a causa della stretta connessione tra massa muscolare e forza.

La sarcopenia comincia durante la terza età; il processo accelera all’incirca dall’età di 75 anni.

L’obesità sarcopenica, invece, consiste nella perdita della massa muscolare magra nelle persone anziane con tessuto adiposo eccessivo. L’eccesso di peso e la riduzione della massa muscolare contribuiscono alla riduzione dell’attività fisica, che a sua volta accelera la sarcopenia.

Uno stile di vita sedentario può portare alla “sindrome della morte sedentaria”. Questa definizione si riferisce ai problemi di salute potenzialmente letali legati ad uno stile di vita sedentario.

Uno stile di vita sedentario può essere definito come l’equivalente di bruciare meno di 200 calorie al giorno attraverso l’attività fisica. Ovviamente ciò ha delle conseguenze: maggiore rischio di malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete, dislipidemia, obesità, sovrappeso e persino morte.

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L’invecchiamento comporta anche problemi legati alla dieta.

Cambiamenti in sapore e olfatto durante l’invecchiamento

La dieta e l’alimentazione possono essere compromesse da una scarsa igiene orale. La perdita dei denti, l’uso di protesi dentarie e la xerostomia – sindrome della bocca secca – possono causare difficoltà a masticare e deglutire.

Le persone con questi problemi alla bocca spesso optano per cibi morbidi e facili da masticare ed evitano alcune opzioni più ricche a livello nutrizionale, come cereali integrali, frutta fresca, verdura e carne.

Allo stesso modo, la perdita di alcuni sensi colpisce le persone a vari livelli, a velocità diverse e a età diverse. La genetica, l’ambiente e lo stile di vita intervengono nel deterioramento delle facoltà sensoriali.

Disturbi del gusto, dell’olfatto e del tatto legati all’età possono portare a perdita di appetito, scelte alimentari inadeguate e basso apporto nutrizionale.

Sebbene alcuni disgeusia (senso del gusto alterato), perdita del gusto o iposmia (senso dell’olfatto ridotto) siano attribuibili all’invecchiamento, molti cambiamenti sono dovuti anche ai farmaci.

Poiché le soglie di gusto e olfatto sono elevate, le persone anziane possono essere tentate dai cibi troppo stagionali, soprattutto dalla tendenza ad aggiungere più sale ai piatti, il che può avere un effetto negativo.

Il gusto e l’olfatto stimolano i processi metabolici come la secrezione della saliva, l’acido gastrico e i succhi pancreatici e aumentano i livelli di insulina nel plasma. Pertanto, una minore stimolazione sensoriale può impedire questi meccanismi.

Invecchiamento e disturbi gastrointestinali

I cambiamenti gastrointestinali possono influire negativamente sull’assunzione di nutrienti, specialmente quando inizia a manifestarsi l’invecchiamento degli organi.

La disfagia, una disfunzione che colpisce la deglutizione, solitamente è associata alle malattie neurologiche e all’invecchiamento. Ciò aumenta il rischio di polmonite da aspirazione, un’infezione causata dall’ingresso di liquidi o cibo nei polmoni. I liquidi densi e i cibi dalla consistenza modificata possono aiutare le persone con disfagia a mangiare in modo più sicuro.

Con l’età, possono verificarsi anche disturbi gastrici. La ridotta funzione della mucosa gastrica provoca l’incapacità di resistere ad attacchi come ulcere, cancro e infezioni.

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Lo sport genera grandi benefici per gli anziani.

La gastrite provoca infiammazione e dolore, svuotamento gastrico ritardato e disagio. Tutto ciò influisce sulla biodisponibilità di nutrienti come calcio e zinco e aumenta il rischio di sviluppare malattie come l’osteoporosi.

E poi c’è l’acloridria, cioè la produzione insufficiente di acido nello stomaco, che è necessaria per l’assorbimento della vitamina B12.

In questi casi possono verificarsi anche carenze di vitamina B12. I sintomi spesso vengono diagnosticati erroneamente, perché assomigliano a quelli del morbo di Alzheimer o di altre malattie croniche.

Infine, l’incidenza di diverticolosi e costipazione sono comuni durante l’invecchiamento. Le principali cause di costipazione sono l’assunzione insufficiente di liquidi, uno stile di vita sedentario e unbasso apporto di fibre nella dieta. La costipazione è causata anche dal transito intestinale prolungato e da alcuni farmaci, come i narcotici.

Per concludere, l’invecchiamento è un fenomeno inarrestabile, tuttavia avere delle sane abitudini e prendersi cura della salute nel corso degli anni possono aiutarci a promuovere il benessere fisico e mentale.


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