3 consigli per rafforzare le difese immunitarie degli atleti
Sapevate che l’esercizio fisico esercita un effetto protettivo e diminuisce il rischio di contrarre malattie infettive? Questo perché praticare attività fisica aiuta a rafforzare le difese immunitarie. Esistono una serie di strategie nutrizionali che possono non solo potenziare questo effetto protettivo, ma anche aumentare il numero di sessioni di allenamento dell’atleta all’anno.
Quando si tratta di rafforzare le difese immunitarie, è necessario tenere conto dell’importanza di una dieta varia ed equilibrata. Le strategie delineate di seguito non saranno utili se non partiamo da questo principio.
È fondamentale mangiare frutta e verdura, nonché cibi ricchi di proteine. A loro volta, dovrebbero essere evitate le abitudini malsane, come l’assunzione di bevande alcoliche e il fumo e il consumo di alimenti trasformati dovrebbe essere nullo o al massimo occasionale.
I probiotici per rafforzare le difese immunitarie
La flora intestinale costituisce un organo indipendente; è in grado di modulare il metabolismo e l’assorbimento dei nutrienti. Svolge anche un ruolo centrale quando si tratta di difese immunitarie.
Pertanto, le patologie intestinali come la disbiosi o la SIBO – proliferazione batterica dell’intestino tenue – possono influenzare le difese dell’individuo ed aumentare la probabilità di contrarre malattie.
Per invertire questo processo, si consiglia il consumo di alimenti o integratori probiotici, come affermato in un articolo pubblicato sulla rivista Probiotics and Antimicrobial Proteins.
Quando si sceglie un integratore probiotico, ci sono una serie di considerazioni da tenere a mente. Si raccomanda che appartengano ad un singolo ceppo, con un contenuto di batteri di almeno 10 e i cui effetti siano stati testati in studi clinici. Tuttavia, è possibile rafforzare le difese immunitarie anche consumando regolarmente prodotti con fermentazione dell’acido lattico come yogurt o kefir.
La vitamina C per rafforzare le difese immunitarie
La vitamina C è una sostanza dalle proprietà antiossidanti che compete con il glucosio per entrare nelle cellule. Ciò fa sì che, nel caso degli atleti che hanno bisogno di un elevato apporto di zuccheri, siano necessarie dosi più elevate rispetto a quelle di un individuo sedentario.
Nelle dosi superiori a quelle consigliate dall’OMS, la vitamina C è in grado di ridurre il rischio di malattie infettive. Un esempio è il comune raffreddore, su cui la vitamina C esercita un effetto protettivo, secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Lifestyle Medicine.
Per assumere abbastanza vitamina C, si consiglia di mangiare cibi come peperoncino, fragole o agrumi. In alcuni casi, può essere raccomandata l’assunzione di integratori.
Garantire il giusto apporto di zinco
Lo zinco è un minerale che si trova in piccole proporzioni nel corpo umano. Si ottiene principalmente mangiando alimenti di origine animale e alcune verdure, come la frutta secca. Lo zinco svolge molte funzioni all’interno del corpo, dalla produzione di alcuni ormoni al supporto del funzionamento del sistema immunitario.
Pertanto, uno scarso apporto di zinco è correlato a una maggiore stanchezza e ad un aumento dell’incidenza di malattie infettive. Per questo motivo è fondamentale assumerne abbastanza, soprattutto mangiando carne regolarmente.
Una dieta varia ed equilibrata per sentirsi bene
Infine, per rafforzare le difese immunitarie dell’atleta, è necessario regolare la dieta di conseguenza. L’esercizio fisico in sé stimola la funzione immunitaria e anche una corretta alimentazione. Ad ogni modo, è possibile includere una serie di strategie come quelle citate per aumentare l’efficacia di questo sistema corporeo.
Attualmente, i probiotici sono uno dei modi più efficaci per migliorare il funzionamento del corpo sotto molti aspetti. Ci sono diversi ceppi che hanno dimostrato ampiamente in studi clinici di stimolare la funzione immunitaria.
Per questo motivo se ne consiglia l’assunzione, sia tramite integratori che tramite prodotti fermentati. Vale la pena notare che anche l’apporto regolare di fibre migliora la qualità del microbiota dalla fermentazione, che è benefico per questo organo.
Infine è possibile monitorare l’assunzione di altri nutrienti come vitamina C e zinco, in modo da soddisfare le richieste dell’organismo e stimolare la funzione del sistema immunitario.
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