James Harden: riflessioni sul suo stile di gioco

Il potenziale di gioco che mostra all'interno del campo e l'innegabile carisma – dovuto anche alla sua barba- che ha al di fuori, ci spingono a dedicare questo articolo a The Beard
James Harden: riflessioni sul suo stile di gioco

Ultimo aggiornamento: 16 febbraio, 2019

Quando parliamo di James Harden, ci riferiamo a uno dei migliori giocatori della NBA ancora in attività. Non a caso, stagione dopo stagione, si contende il titolo di migliore giocatore dell’anno: nel 2015 e nel 2017 si è classificato secondo.

La principale caratteristica offensiva del numero 13 di Houston è la capacità di trovare il canestro avversario in qualsiasi momento e da qualsiasi punto del campo. Questa è una caratteristica che non tutti i giocatori possono vantare.

Una tempesta in attacco

Una mira perfetta e la capacità di sbarazzarsi dell’avversario, lo rendono un giocatore difficile da marcare per i difensori delle squadre che incontra.

Entrambe le qualità permettono ad Harden di segnare 30, 40 o persino 50 punti a partita (risultato che è stato raggiunto in varie occasioni e, a volte , anche superato). Questo fa di lui un fuoriclasse.

Il suo repertorio in attacco è enorme. La facilità con cui “frantuma” le difese è nota, il suo crossover insieme allo step back, definito “elegante” e che gli permette di smarcarsi e di tirare senza difficoltà, sono conosciuti dalla maggior parte dei difensori della Lega.

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Dare tutto per la causa

Sembra un buon titolo per definire in maniera ironica il tallone d’Achille di James Harden: la difesa.

Non c’è dubbio che James Harden dà un grande contributo alla squadra, essendo capace di vincere le partite quasi da solo (chiedete pure a Ricky Rubio). Il problema è che non aiuta molto nella fase difensiva e questa non è cosa da poco.

Sicuramente, tra tutti i giocatori che sono passati nella NBA, Harden è il primo tra quelli che presentano questo punto debole in difesa. Cosa grave, se consideriamo il fatto che è uno tra i giocatori più bravi.

Che in attacco sia uno dei migliori è indiscutibile, ma la sua bravura (in attacco) è inversamente proporzionale alle sue capacità difensive.

In una partita sarà facile vedere Harden fare canestro spesso e con estrema facilità, ma sarà altrettanto facile vedere gli avversari segnare senza che lui si opponga per difendere il proprio canestro – come potete vedere nel video -.

Il suo secondo punto debole – sebbene sia meno eclatante rispetto al precedente – è il numero elevato di palle perse per partita.

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In molti gli contestano l’imprecisione e l’impulsività nella scelta dei compagni a cui passare la palla. Dovrebbe essere più pacato e preciso e scegliere il momento migliore per il passaggio.

Questi sono degli aspetti importanti, soprattutto se si prendono in considerazione il gran numero di palle che gioca e l’importanza di un buon passaggio per arrivare canestro.

Spesso i dirigenti degli Houston Rockets si sono trovati a difendere il loro top player cercando di mettere a tacere le accuse che gli venivano fatte.

Se si vuole creare una squadra che aspiri al titolo NBA – come sembra che sia anche quest’anno – è necessario che Harden faccia uno sforzo in più ed abbandoni quella passività nella fase difensiva.

James Harden, un campione

Da quando è arrivato a Huston nel 2014, è riuscito a scrollarsi di dosso il ruolo di sesto uomo che sembrava avere negli Oklahoma City Thunder, per diventare il top player di una squadra che, sembrerebbe, abbia voglia di vincere il campionato.

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Pare che Harden abbia lasciato i Thunder per qualcosa di più del denaro – 80 milioni di dollari in 5 anni rispetto ai 54 offerti dagli Oklahoma – . Vuole essere un campione e raggiungere il successo in una squadra dove lui stesso è il capitano.

E allora, cosa devono fare gli Huston Rockets per realizzare tutto questo?

Si potrebbe dare un aumento a qualche compagno di Harden (vedremo cosa faranno con Chris Paul), ma quello di cui hanno veramente bisogno è che Harden si impegni di più nella fase difensiva e non solamente a fare punti (cosa che peraltro fa molto bene). Specialmente nei play-off dove la cura dei dettagli è decisiva.

Se riusciranno a fare questo, vedremo sicuramente James Harden finire la carriera con diversi anelli da campione e, probabilmente, con molti titoli MVP nel suo curriculum.


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