Il riconoscimento facciale debutterà alle Olimpiadi 2020

Per garantire la massima sicurezza dei Giochi olimpici in programma a Tokyo nel 2020 verrà creato un sistema di accessi regolato dal riconoscimento facciale
Il riconoscimento facciale debutterà alle Olimpiadi 2020

Ultimo aggiornamento: 05 aprile, 2019

I più moderni sistemi di riconoscimento facciale verranno usati nei prossimi Giochi Olimpici. Una decisione che punta a garantire la sicurezza di atleti, staff e giornalisti. Grazie a questa innovativa tecnologia, infatti, accessi e controlli verranno resi più rapidi ed efficaci.

Ovviamente, il riconoscimento facciale verrà installato all’ingresso di tutti i luoghi di gara. Sia nel Villaggio Olimpico che nelle sale stampa ma non verrà applicato agli spettatori.

Come già sapete, le Olimpiadi si svolgeranno a Tokyo nell’estate del 2020, dal 24 luglio al 9 agosto. Al fine di evitare lunghe code e alte temperature, si ritiene che il riconoscimento facciale permetta di accelerare gli accessi. Senza dover delegare più i controlli agli steward, il passaggio di atleti, giornalisti e staff verrà notevolmente velocizzato.

Il riconoscimento facciale richiede solo 0,3 secondi per confermare l’identità di una persona. Il computer processa il volto dell’utente e la confronta con la foto già acquisita. In questo modo sarà impossibile che qualcuno riesca ad entrare all’interno dei recinti dedicati ai protagonisti dell’evento.

Come funziona il riconoscimento facciale

L’obiettivo del riconoscimento facciale è chiaro. Impedire l’ingresso fraudolento o la falsificazione dei pass di atleti e giornalisti, soprattutto. Gli organizzatori affermano che il sistema risolva potenziali problemi semplificando il processo di sicurezza. Ridurrà i tempi di attesa e impedirà alle persone di utilizzare carte d’identità rubate o contraffatte.

Secondo i test, il riconoscimento facciale consentirà controlli tre volte più veloci rispetto alle procedure standard. Inoltre la sua efficacia sarà totale, al contrario di codici a barre e controlli visivi. Saranno, quindi, i primi Giochi Olimpici dotati di questa sorprendente e utile tecnologia. Un passo avanti, per lo sport internazionale.

“Abbiamo deciso di sfruttare gli enormi vantaggi del riconoscimento facciale in questa competizione. Garantirà accessi sicuri e rapidi a tutte le persone accreditate”. (Tsuyoshi Iwashita)

I Giochi olimpici della modernità

La tecnologia NeoFace sviluppata dalla società NEC Corporation sarà responsabile del monitoraggio di tutte le persone accreditate. Non parliamo solo degli atleti, ma anche di funzionari, staff e media, in oltre 40 luoghi. Si tratterà, quindi, dei Giochi Olimpici più tecnologici della storia.

Il Comitato Olimpico Internazionale ha preso una decisione storica, che cambierà il modo di organizzare grandi eventi internazionali di questo tipo. Tenete presente che le competizioni di Tokyo 2020 si diffonderanno in tutta l’area metropolitana della capitale giapponese e bisognerà autenticare l’identità di migliaia di persone in 40 località differenti. Questa tecnologia sarà presente in ogni gara, partita o corsa, così come nei successivi Giochi paralimpici.

Dal punto di vista della privacy, però, è stata sollevato più di un dubbio. Né il Comitato Organizzatore di Tokyo, né il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) e NEC Corporation hanno spiegato come verranno trattate le foto registrate. E neppure quali misure di sicurezza sono previste per proteggerle.

Riconoscimento facciale di ultima generazione a Tokyo 2020

La società giapponese NEC Corporation afferma di possedere la migliore tecnologia di riconoscimento facciale al mondo. Essa sfrutta un sistema chiamato NeoFace, che funziona analizzando i volti nelle sequenze di sicurezza trasmesse in diretta e cercando le corrispondenze nel suo database.

NEC assicura che tutto funzionerà perfettamente, ricordando i test positivi realizzati durante le Olimpiadi di Rio, nel 2016. Attualmente, la capacità biometrica del riconoscimento facciale è implementata in diverse località in 70 paesi, inclusi diversi aeroporti internazionali.

Allo stesso modo, il sistema collegherà i dati delle fotografie dei partecipanti accreditati con i loro documenti identificativi, che funzionano passandoli su un lettore. Naturalmente, è necessario che a tutte le persone vengano scattate delle fotografie e poi salvate su un database, prima dell’inizio degli eventi sportivi.

riconoscimento facciale alle Olimpiadi

Il personale di sicurezza sarà ovviamente presente, ma il sistema dovrebbe facilitare il loro lavoro. La tecnologia scansionerà i volti rapidamente, accelerando il processo di ingresso.

L’uso del riconoscimento facciale a Tokyo 2020 sarà osservato con attenzione, sia dai sostenitori che dagli scettici. Si cercherà di capire, infatti, se è davvero uno strumento efficace. Non bisogna comunque dimenticare che eviterà il problema di pass e accrediti contraffatti. Inoltre, ridurrà le code, semplificando il lavoro ai giornalisti e la circolazione degli atleti partecipanti.

Questa innovazione aiuterà moltissimo gli organizzatori. Vi ricordiamo che l’area metropolitana di Tokyo ospiterà gli atleti di 37 nazioni, per un totale di 339 eventi sportivi. Una manifestazione di proporzioni immense, resa ancora più interessante dal debutto del riconoscimento facciale.

Voi che ne pensate? Credete che sia una buona idea?


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  • SATO, A. (2003). NeoFace-Development of Face Detection and Recognition Engine. NEC Res. & Develop., 44(3), 302-306.

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