Effetti delle allergie sulle prestazioni sportive

Se praticate sport a livello amatoriale o agonistico e volete conoscere gli effetti delle allergie sulle vostre performance, non perdetevi questo articolo.
Effetti delle allergie sulle prestazioni sportive

Ultimo aggiornamento: 05 febbraio, 2019

Quando state svolgendo una qualsiasi attività fisica, nulla è più fastidioso di un’allergia. Ovviamente, a seconda della disciplina sportiva, gli effetti delle allergie sul vostro rendimento sportivo possono essere più o meno gravi. Generalmente, i problemi che si presenteranno riguardano tre patologia ben definite: l’orticaria semplice, l’asma allergica e lo shock anafilattico.

Quest’ultimo è estremamente pericoloso, perché se non si interviene in tempo può essere persino letale. Per questo motivo è molto utile conoscere le cause e le reazioni di un processo allergico, il rapporto con la pratica sportiva e le misure da adottare. In questo articolo, analizzeremo gli effetti delle allergie e come esse influenzano le prestazioni degli sportivi.

Effetti delle allergie che bisogna conoscere

Le allergie hanno origine quando l’organismo reagisce a contatto con una sostanza che non è necessariamente dannosa, ma viene identificata come un aggressore. Queste sostanze sono chiamate allergeni.

Corolla e pistillo di un tarassaco

In una prima fase, chiamata di sensibilizzazione, il corpo genera anticorpi per proteggersi dalla sostanza che considera una minaccia. Questo attiva l’immunoglobulina E (IgE), che dà l’ordine di secernere le istamine che producono le reazioni.

Continuando con il processo, il meccanismo che genera il disagio e l’alterazione di alcune funzioni inizia a mettersi in moto. Tenete presente che l’allergia potrebbe diventare sistemica, mettendo in pericolo la vita soprattutto se non viene prontamente trattata.

Tra gli allergeni più conosciuti ci sono diversi alimenti. Questo è il caso delle proteine ​​del latte, prodotti a base di soia, uova, cereali e noci. Altri elementi che possono innescare il problema sono il polline o determinati tipi di erba, alcuni metalli, peli di animali, medicinali e sostanze chimiche usate contro gli insetti.

Sebbene l’allergia tenda a essere considerata un’anomalia immunologica, si sa che anche la genetica influisce sulla sua comparsa. Altri fattori scatenanti sono: l’alterazione industriale del cibo (quelli cosiddetto transgenici), i già menzionati pesticidi e l’inquinamento ambientale.

Relazione tra allergie e prestazioni fisiche

Lo sport è in grado di innescare e intensificare alcune allergie nelle persone che lo praticano. Questo è il caso dell’orticaria, dell’asma e dello shock anafilattico.

Solo in alcuni casi è necessario interrompere l’allenamento. L’importante è conoscere la vostra condizione fisica, il modo in cui le allergie influenzano le vostre prestazioni e l’eventuale protocollo da seguire, quando si presenta il problema.

Effetti delle allergie sull’attività sportiva

Quando iniziano ad affiorare i primi effetti delle allergie, è importante che chiediate subito il parere di un esperto. Sarà proprio il medico a prescrivere il trattamento appropriato al vostro caso. Ma la cosa più importante è, come sempre, la prevenzione.

Orticaria dello sportivo

Si manifesta con lesioni cutanee rosse che producono bruciore. Ci sono fattori associati agli esercizi fisici che stimolano la comparsa di questa allergia. Ad esempio lo stress, lo sforzo eccessivo o anche le alte temperature e la sudorazione.

Effetti delle allergie sulla schiena di una donna

Per prevenire questa patologia, vi consigliamo di evitare gli allenamenti a temperature estreme, di indossare vestiti adatti al tipo di attività, fare pause con più frequenza ed assumere antistaminici (ma solo sotto prescrizione medica).

Asma allergica dello sportivo

  • La caratteristica broncocostrizione dell’asma si manifesta negli atleti in genere a causa della perdita di liquido bronchiale da sforzo. Questo è normale, ma tende a peggiorare quando ci si allena a temperature molto basse.
  • Altre cause di questa allergia sono l’aspirazione del polline nelle stagioni in cui abbonda e, contemporaneamente, si soffre di influenza o raffreddore. I tre fattori devono essere evitati se vi allenate durante stagioni critiche, come la primavera. L’atleta deve essere preparato per possibili attacchi d’asma, avendo sempre a portata di mano i medicinali adeguati.
  • Il preriscaldamento respiratorio è un’ottima misura di prevenzione se siete portati a soffrire di attacchi d’asma. Si fa inspirando attraverso il naso ed espirando attraverso la bocca, lentamente e profondamente, più volte.
  • Di fronte a una crisi asmatica, dovrete interrompere immediatamente l’esercizio. Dovrete valutare se, semplicemente fermandovi e assumendo le medicine prescritte dal medico, l’organismo ritorna allo stato di normalità o se è necessario recarsi in ospedale e richiedere un intervento di emergenza.

Anafilassi indotta dall’attività fisica

Questa è una reazione allergica molto grave e si caratterizza per essere sistemica, cioè, influisce su diversi organi allo stesso tempo. Colpisce la pelle e i sistemi respiratorio e cardiovascolare. L’allergia iniziale è solitamente innescata da un alimento, ma con un forte esercizio può peggiorare con effetti che potrebbero innescare un pericoloso shock anafilattico.

Di solito richiede un intervento di pronto soccorso, che prevederà la somministrazione di corticosteroidi, antistaminici e adrenalina da parte del personale sanitario.

In ogni caso, il fatto che soffriate di un’allergia non dovrebbe limitare la vostra attività fisica. Se conoscete bene gli effetti delle allergie sul vostro organismo, agendo in maniera preventiva, cioè adottando le precauzioni e le misure menzionate, non sarà necessario interrompere il vostro programma di allenamento giornaliero.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.