Dick Fosbury e la sua tecnica per il salto in alto

Si può affermare che c'è un prima e un dopo Dick Fosbury nell'atletica leggera. Con la sua tecnica, questo atleta americano, a soli 21 anni, ha cambiato per sempre il salto in alto.
Dick Fosbury e la sua tecnica per il salto in alto

Ultimo aggiornamento: 04 marzo, 2020

Quando vediamo gli atleti saltare ai Giochi Olimpici, rimaniamo spesso stupiti dalla tecnica che usano. Volete sapere chi l’ha inventata? Si chiama Dick Fosbury ed era un atleta che senza dubbio ha rivoluzionato il salto in alto per sempre. In questo articolo, parleremo di Dick Fosbury e della sua tecnica per il salto in alto.

Com’era il salto in alto prima di Dick Fosbury?

Prima di parlare del cosiddetto Fosbury flop, alle Olimpiadi, ai campionati e in generale nell’atletica mondiale si saltava in modo molto diverso. Fino al 1968 c’erano tre diverse tecniche per il salto in alto:

1. Tecnica a forbice

Dopo una corsa leggera, l’atleta si avvicinava alla sbarra lateralmente e gettava di là prima una gamba e poi l’altra, con un movimento che ricordava le lame delle forbici.

2. Stile costale

Anche conosciuta come California roll, questa tecnica includeva una mezza forbice e una “ripresa posteriore” quando si effettuava il salto più alto, cioè sull’asticella. Era come “fare un giro in aria” oltrepassando l’asticella: per niente semplice!

3. Stile ventrale

Questa terza tecnica di salto in alto inizia ad essere utilizzata nel 1936. Conosciuta anche come western roll, consiste nel saltare dopo una rincorsa in linea retta obliqua. Il saltatore si stacca dal suolo con il ventre rivolto all’ostacolo e con un arto esteso per spingersi verso l’alto, ruotando il busto sull’asse longitudinale.

Dick Fosbury e il suo salto

Le tecniche utilizzate fino a quel momento erano piuttosto “naturali” per il movimento degli umani. Se dobbiamo saltare una recinzione o qualsiasi altro ostacolo, probabilmente useremo le “forbici”. Tuttavia, ciò non significava che queste tecniche fossero efficaci in termini sportivi.

Questo è quello che pensava Dick Fosbury, che lasciò tutti senza parole ai Giochi olimpici del 1968 in Messico, a cui partecipò dopo essere diventato il campione dell’Università della sua città natale in Oregon, negli Stati Uniti. Non c’era nessun accenno di improvvisazione nel suo salto: infatti, aveva iniziato a praticarlo a 16 anni, nel 1963.

Dick Fosbury che salta

In cosa consiste la tecnica di Dick Fosbury? Corre verso l’ostacolo con una traiettoria curva e, quando raggiunge l’asticella, salta con le spalle e allunga il braccio più vicino. In questo modo, lo spazio tra il baricentro (il corpo dell’atleta) e l’ostacolo da superare (l’asticella) si riduce, quindi si guadagna in altezza.

Ovviamente, per questo salto, è stato necessario apportare alcune modifiche ai test, come posizionare un materasso sull’altro lato del nastro, per evitare lesioni o sgradevoli colpi. Fino ad allora, veniva utilizzata la sabbia, e gli atleti cadevano in piedi.

Il giorno in cui Dick Fosbury vinse la medaglia d’oro

Le Olimpiadi del 1968 in Messico sono passate alla storia da molti punti di vista. Per cominciare, furono le prime ad essere organizzate in America Latina. Furono anche i Giochi del famoso saluto del “black power”. Inoltre, vengono ricordate per il rivoluzionario salto di Dick Fosbury.

L’atleta americano aveva solo 21 anni quando arrivò nella capitale messicana, motivato non solo a vincere una medaglia, ma a cambiare per sempre il mondo dell’atletica. Durante la finale segnò 2,24 metri e conquistò l’oro tanto atteso.

Sebbene Fosbury non potè mai superare i 2,28 metri dell’atleta russo Valeri Brumel (record mondiale) nello stile ventrale, il suo contributo alla storia del salto in alto è innegabile. Secondo degli studi, la sua tecnica dà agli atleti 40 centimetri di altezza in più.

Podio delle Olimpiadi del salto in alto

Sebbene all’inizio sia gli atleti che gli esperti dubitassero di questa tecnica, oggi tutti coloro che praticano il salto in alto usano il Fosbury flop.L’efficacia di questa tecnica infatti è stata pienamente dimostrata dai risultati.

Negli anni Sessanta, però, presero persino in giro Dick Fosbury, dicendogli che era “pazzo” quando si esercitava al liceo. Al suo trionfale ritorno, quelli che avevano deriso la sua tecnica lo proclamarono un “eroe”.

Dick Fosbury si ritirò molto giovane, dopo non essere riuscito a qualificarsi per le Olimpiadi di Monaco del 1972. Non divenne mai il saltatore più dotato, tuttavia la sua tecnica innovativa gli permise non solo di vincere una medaglia d’oro ma di cambiare per sempre il mondo del salto in alto.

Con il salto di Dick Fosbury, sono stati raggiunti numeri davvero impressionanti, come quello del cubano Javier Sotomayor (2,45 metri) o dalla bulgara Stefka Kostadinova (2,09 metri). Dick Fosbury ha davvero lasciato il segno in questa disciplina sportiva!


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