Ginnastica ipopressiva, ideale per le mamme

Questo metodo è stato creato da un dottore in Kinesiterapia di nome Marcel Caufriez, è un ginnastica rivolta soprattutto alle donne, in particolare a quelle impegnate nel recupero postoperatorio.
Ginnastica ipopressiva, ideale per le mamme

Ultimo aggiornamento: 16 agosto, 2018

Ormai molte donne sfoggiano un corpo perfetto anche dopo la gravidanza. Come ci riescono? La risposta a questa domanda è: con la ginnastica ipopressiva. Ma la domanda corretta forse è questa: in cosa consiste la tecnica e come si differenzia dagli esercizi tradizionali?

Scoprite in questo articolo cos’è la ginnastica ipopressiva e perché è consigliata per le mamme!

Ginnastica ipopressiva: lo sforzo è controllato e viene dall’interno

A differenza degli esercizi per gli addominali che eseguiamo in palestra, gli esercizi ipopressivi utilizzano la pressione e il controllo della respirazione per il rafforzamento del corpo. La forza generata internamente, al livello del diaframma, è ciò che tonifica i muscoli.

Sono degli esercizi in cui è coinvolta molta forza e poco movimento muscolare. Questa disciplina permette alle donne di allenarsi senza correre il rischio del deterioramento del pavimento pelvico, perché al contrario, l’obiettivo di questa metodologia è proprio quello di rinforzarlo.

La filosofia di questi esercizi si fonda sugli allenamenti aerobici e sul sollevamento pesi. In origine però, questi esercizi sono stati ideati per le donne in gravidanza, affinché potessero rinforzare il bacino per evitare aborti prematuri.

La scienza per ridurre il girovita a tempo di record

Oltre al rafforzamento, con questo tipo di esercizi si riesce ridurre il girovita. È per questa ragione che molte donne scelgono questa pratica nel periodo del post parto; generalmente si lavora sulla zona addominale in maniera molto specifica.

ginnastica ipopressiva

La base fondamentale di questa tecnica è il controllo della respirazione e l’aspirazione diaframmatica. In questo modo si effettua meno movimento senza gravare sulla colonna vertebrale, pur mantenendo una tensione elevata. Generalmente tutte le sessioni si svolgono in apnea respiratoria.

Ciascun esercizio va a interessare direttamente la fascia addominale. In poche parole, si tratta di far lavorare gli addominali a partire dalla loro struttura per poi rinforzarne l’aspetto esteriore.

Quali sono i benefici della ginnastica ipopressiva?

I vantaggi di questi esercizi vanno molto oltre la riduzione della zona addominale e il rafforzamento della zona pelvica. Di fatto, avvicinandoci a questa disciplina otterremo i seguenti vantaggi:

  • Miglioramento dell’attività sessuale: il fatto di rafforzare la pelvi è la chiave per controllare l’orgasmo durante il coito. Avere il controllo di questa zona si traduce in un coito più fluido, piacevole e duraturo.
  • Previene l’incontinenza urinaria: con l’avanzare dell’età  il logoramento dei muscoli addominali implica un minore controllo del flusso urinario. Per questo motivo, le persone a partire dai 70 anni, sviluppano problemi d’incontinenza; con questi esercizi manterremo la forza muscolare per molto più tempo.
  • Correzione della colonna vertebrale: al principio, gli esercizi ipopressivi richiedono un intervento puntuale e preciso sulla postura della colonna. Inoltre, con l’aspirazione si produce un accomodamento dei dischi intervertebrali.

Iniziare a praticare la ginnastica ipopressiva

Per iniziare, la cosa più giusta da fare è quella di affidarci ad un istruttore certificato; il professionista valuterà la nostra condizione fisica in modo da assegnarci un programma di allenamento specifico per le nostre esigenze.

Le sessioni devono quindi essere personalizzate, perché la postura e gli sforzi richiedono una certa complessità. Per esempio un istruttore insegnerà a una donna a sollevare l’ombelico sopra il diaframma. Anche la respirazione si esegue in modo meticoloso.

I principianti vengono introdotti alla tecnica attraverso un allenamento di due giorni alla settimana. La durata di ciascuna lezione è di 45 minuti circa, quantomeno all’inizio. Man mano, la frequenza potrà aumenterà di minuti e giorni. Dopo sei mesi, si potranno combinare gli allenamenti con altre tecniche come il pilates.

ginnastica ipopressiva

Un esercizio adattato alla realtà materna

Nel caso del neomamme, la particolarità della ginnastica ipopressiva è che si può eseguire senza trascurare il bebè. Le istruttrici professioniste permettono quasi sempre la presenza dei bambini durante le sessioni. Le praticanti organizzano spesso dei gruppi di auto aiuto per madri incinte o in post parto.

Una volta acquisita la competenza delle tecniche principali, sarà possibile eseguire gli allenamenti anche comodamente a casa. Il bello è che non si utilizzano pesi o attrezzi per il condizionamento muscolare. Per riassumere, un esercizio efficace rivolto alle madri contemporanee.


Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.